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Rassegna Stampa

Aspettando Pjaca, gioiello in prestito che può dare una marcia in più

Pioli sa che il croato può essere decisivo, e gli dà fiducia. Ma Mirallas è più in forma e scalpita. L’anno scorso il ballottaggio era Gil Dias-Thereau.

Aspettando Marko. Il concetto è questo. L’hai voluto e lui voleva te. Non è stata una cosa rapida, ma in questi casi funziona così. E sull’attesa di Pjaca ha corso l’estate e fibrillato il cuore del tifoso viola, mentre Corvino chiamava Pioli per tranquillizzarlo. E così Marko è arrivato, aggiungendo al gruppo i suoi piedi che sono pura qualità. C’era qualche dubbio sulla sua condizione. In fondo, dal brutto infortunio che lo aveva tolto di scena appena arrivato alla Juve, non era ancora riuscito a riprendersi completamente. La forza che non sembra la stessa, il cambio di passo che ancora non c’è. E poi quella sensazione che ancora non sia entrato nel mood di questa Fiorentina entusiasta della propria giovinezza. Così scrive La Repubblica.

PER LA SVOLTA. Sia chiaro, se Pjaca svolta, svolterà anche la squadra, che comunque sta facendo bene anche senza il contributo al top del suo gioiello in prestito. Il che significa che probabilmente la Fiorentina può fare ancora meglio di così quando il suo numero dieci sarà all’altezza delle benedette cifre che porta sulle spalle.

FIDUCIA. Pioli gli dà fiducia, ma lui entra sempre in partita dopo un po’ dando la sensazione di essere un po’ fuori dalla mischia in attesa che arrivi il pallone buono per cercare l’idea e il numero. E pensare che agli Europei del 2016 Marko Pjaca apparve come un lampo d’artista, facendo invaghire molti top club, disposti a svenarsi per il suo cartellino. E per ora il fantasista fantastico della Fiorentina si è fermato più o meno lì, a quei ricordi che hanno spinto Pioli e la società a insistere sul suo nome per fare un salto di qualità.

ALTERNATIVA. Non solo Chiesa, insomma, e sulla carta il tridente Pjaca- Simeone- Chiesa è una suggestione di quelle che ti fanno immaginare chissà cosa. Ma il croato ancora deve entrare nel gioco e Pioli nel frattempo ha trovato in Mirallas una alternativa più che valida, per impegno, sacrificio e tasso tecnico. C’è chi sostiene che è solo un problema di condizione, chi di carattere. Pioli ci crede e lo stimola, ma Mirallas preme. La sfida è aperta, e l’ allenatore può solo guardare i due che se la giocano col sorrisetto sulle labbra. Prima la sfida era Gil Dias Thereau. Basta questo per sorridere.

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