La sensazione è che fino a quando non avremo uno spiraglio sulla cessione della società continueremo a navigare a vista, affronteremo stagioni altalenanti tra classifiche anonime e risultati discontinui.
Invochiamo sempre l’intervento dei DV, pretendiamo chiarezza da loro, ma in realtà mentiamo a noi stessi perché è già tutto chiaro: un’azienda in vendita che quindi non può avere una programmazione funzionale ad un risultato sportivo di livello e stabile nel tempo. Piuttosto possiamo chiedere di rendere conto della gestione sportiva e di quella tecnica. Possiamo chiedere conto, come dovrebbe fare la proprietà, di come sono stati impiegate certe risorse. Il buon Corvino ha il sacrosanto diritto di sbagliare qualche giocatore. Ha anche il dovere di azzeccarne almeno un paio.
Un giorno potremo avere anche una risposta sul perché non sia mai stato possibile prendere un terzino destro decente dai tempi di Ujfalusi? Quanti ne abbiamo sbagliati da allora?
E poi la gestione tecnica. Non sono uno di quelli a cui si è scaldato il cuore con il nome di Pioli (tra i papabili forse quello meglio era Giampaolo, non esattamente un trascinatore di folle) ma sarebbe disonesto aspettarsi chissà cosa dopo poche giornate di campionato.
Il 3-5-2 è un buon modulo (che magari ci permetterebbe di vedere questo Milenkovic per esempio) ma credo di poca prospettiva. Perché vuol dire sacrificare Chiesa e toglierlo da dove fa più male e soprattutto sfruttare poco le 6 milioni di mezze punte e semi attaccanti che abbiamo.
L’idea deve essere quella di costruire una squadra che giochi, che non si appoggi tanto sui terzini (perché non ne abbiamo), che sfrutti la mezz’ala che ha in Benassi – per me in questo momento il vero flop per rendimento – e un centrocampo potenzialmente non malvagio con Veretout e Badelj. E che ci sorprenda con qualche talento offensivo con i vari 10 di Saponara, Eysseric, Hagi, e dei giovani esterni Gil Dias, Zekhnini o anche lo stesso Lo Faso).
Abbiamo un pò provato a fare quelli che difendono l’uno a zero, ma non mi sembra sia andata benissimo. E anche quando abbiamo subito poco, abbiamo creato ancora meno. Abbiamo solo questo a cui aggrapparci per farci un pochino consolare. Giocare un buon calcio e valorizzare uomini che saltano gli uomini. Tutto il resto è noia e catenaccio senza gente da catenaccio.
di Walid Mokni
Di
Redazione LaViola.it