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Articolo del tifoso: Tifosi, cerchiamo equilibro nei giudizi!
LaViola.it vi dà l’opportunità di dire la vostra su tutte le vicende del mondo viola
Penso che a questo punto serva anche un po’ di equilibrio e di onestà da parte nostra nei giudizi. Aprire bocca soltanto per distruggere un gruppo di giocatori giovani e che non tirano certo indietro la gamba sfiora la vigliaccheria, se posso permettermi. È bello avere la possibilità di esprimersi ma farlo tanto per dar sfogo alle nostre frustrazioni ci darà soltanto un beneficio momentaneo e avremo fatto invece molti danni alla Fiorentina.
Sapevamo che questa squadra non era perfetta e che era molto giovane (e le volte che ci siamo fatti raggiungere dipende molto dalla mancata esperienza). Cercare a tutti i costi il capro espiatorio non serve a niente, anche perché noi tifosi, che spesso pensiamo di saperne più degli addetti ai lavori, non azzecchiamo spesso i nostri obiettivi: vedi Alonso, Biraghi ecc. presi di mira come i peggiori giocatori al mondo.
Adesso è la volta di Simeone, a cui non arriva mai un pallone basso dal fondo, i suoi preferiti, e di cui in ogni partita vediamo anche errori che non ha commesso (ieri il pallone, dopo aver battuto in terra, è schizzato all’altezza del fianco e non era certo controllabile, basta rivederlo a velocità naturale e senza pregiudizi e ci accorgiamo quanto è stato offeso gratuitamente).
Nessuno è contento della classifica ma quest’estate eravamo tutti d’accordo sulla campagna acquisti. Chi poteva immaginare che Piaca, Mirallas e Vlahovic sarebbero stati così poco? Adesso cerchiamo di non mettere altra tensione in giro perché la squadra e giovane e abbattuta, manca anche un pizzico di fortuna e ci sono tutte le condizioni per non tirarci più fuori da questa situazione. Firenze è eccezionale ma in questi casi è tremenda.
Ricordiamoci che in un calcio in cui arrivano fondi d’investimento e proprietà straniere, e in cui comandano le televisioni e gli sponsor, non è più il tempo di sognare, purtroppo. Chiamatela pure accettazione della mediocrità, è solo la realtà. Se ci sarà la possibilità di avere una proprietà più passionale e che investa di più (ma ditemi dov’è) sarò il primo a gioire.
Ripeto: non anteponiamo pulsioni pericolose al ragionamento, altrimenti dimostreremo, come diceva il grande Monni, che “la società ci ha dato poco, ma noi s’è dato ancora meno“.
di Fabio Innocenti
