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Articolo del tifoso – Stupore, gioia, rabbia e la ragione

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Il bel racconto in prima persona di come Simone ha vissuto la grande vittoria della Fiorentina sulla Juventus all’Allianz Stadium

Sono anni che non guardo la Serie A, se non occasionalmente, perché ritengo che non sia una competizione. Per me una competizione è tale quando tutti o almeno molti partecipanti giocano con le stesse regole. Se questa condizione non è soddisfatta, allora si tratta di teatro.

Mi garba moltissimo il teatro, ma quando vado a teatro sono cosciente (e accetto) che esista un copione che gli attori recitano a memoria. Non accetto invece che mi venga propinata una commedia cammuffata da competizione. No, riesco ad accettarlo e per questo sono anni che, pur rimanendo appassionato di calcio, non spendo un centesimo per la Serie A.

Vado allo stadio per la Coppa Italia (che goduria il 7-1 alla Roma! “ooooh sembra Manchester, sembra Manchester, sembra Manchester, sembra Manchester”), perché l’eliminazione diretta a turno secco gli conferisce una frizzante imprevedibilità, e non disdico l’abbonamento a Sky Sport per la Champions, perché è difficile che una squadra la vinca due volte consecutive (e soprattutto che la vincano quelle strisciacce). Ma non spreco una lira per la Serie A.

Una ventina d’anni decisi di non andare più allo stadio quando venivano i gobbi. La mia ultima con loro fu nel dicembre 1998 quando li piegammo con una capocciata di Batistuta su lancio di Oliveira. Da allora solo in tv fino a una decina d’anni fa quando decisi di non guardare proprio più la Serie A. La Fiorentina mi manca, ma il disgusto per la Serie A me ne impedisce la visione.

E quindi mi sono perso il fantastico 4-2? Ebbene sì, la famosa rimonta di Pepito, quella che costringe i gobbi a digitate 0242 invece di 055 per chiamare Firenze, l’ho guardata solo dopo aver saputo il risultato e la stessa cosa è successa il martedì prima di natale.

Stavo guardando lo slalom speciale di Madonna di Campiglio quando il cellulare comincia a ronzare di continuo. Siamo in vantaggio 1-0 a Torino, “Ma tanto – penso fra me e me – succede come tutte le altre volte. O vuoi con non gli diano un rigorino?!”.

Avevo lasciato il cellulare in camera e verso le dieci e mezzo il mi’ figliolo mi fa: “Oh Babbo, guarda un po’ che il tuo telefono sta impazzendo”.

Mentre salgo le scale speravo che si fosse davvero vinto a Torino, ma razionalmente pensavo che si stesse solo rompendo il cellulare.

3-0 Simo! 3-0

L’ABBIAMO DISTRUTTI

GODOOOOOOOOOOOOOOO

GOBBI M…E. ANNICHILITI

LO ABBIAMO MESSO NEL BAUGIGI ALLE DUE FEDERICHE

Questa è una breve sintesi e il sunto del tono dei messaggi che mi intasavano whatsapp

STUPORE

Mi informo. Era vero: avevamo vinto 3, dico tre, a 0 a casa loro!

Scendo gli scalini a rotta di collo, strappo il telecomando a mia moglie che sta guardando un film e cerco se danno la replica su Sky.

Eccola lì! Comincia a mezzanotte e mezzo. Bene! La metto in registrazione e me la guardo.

Litigo con mia moglie, o meglio è lei che litiga da sola con me perché non ci si comporta così e che non mi venga in mente di stare sul divano tutta la notte per una partita di calcio che domani c’è da lavorare e poi che esempio sto dando ai figlioli ma si può vedere uno a 50 anni suonati comportarsi a quella maniera……….

Credo che stesse dicendo quelle cose perché ho smesso di ascoltarla alla seconda parola. Ero concentrato a navigare sui siti viola per capire com’era andata la partita.

La volata di Vlahovic su perfetto lancio di Ribery, l’espulsione di Cuadrado, il mancato raddoppio, il non-rigore non accordato all’ex secondo giocatore più forte al mondo dopo Messi, il dominio del gioco, il non-secondo giallo a Borja, il rigore (questa volta sì) non concesso a quel simpaticissimo tipo di Carrara, il secondo ed il terzo gol. TRIONFO, TRIONFO ASSOLUTO!

Sapevo tutto prima di vederla ma dovevo vederla: Ero stupito!

GIOIA

A mezzanotte e mezzo eccomi sintonizzato sulla partita e subito comincio a gioire col gol di Dusan, il nostro giovane campione serbo.

Sapevo il risultato ma pensavo (come mille altre volte) che ora loro avrebbero avuto un aiutino. Così non è stato.

Al quarto d’ora Cuadrado picchia duro Castrovilli. “Cazzo arbitro è rosso diretto! Come fai ad ammonirlo e basta?”.

Calma, Simo, sai che Cuadrado verrà espulso. Ora l’arbitro va al VAR e poi lo butta fuori.

  • Ah già. Ma è che ho già visto questo film tante volte e so che non li ammoniscono mai. Figuriamoci espellerli.

Sì, ma questa volta sta’ tranquillo. Il nostro ex lascerà il campo.

L’arbitro gli si avvicina e zac, ecco il rosso. Evvai!

O forse s’è vinto davvero 3-0.

Ecco che il loro numero 7 cade in area! Non può fischiare un rigore così, c…o, non è rigore! [Urlo emettendo suoni gutturali in modo che non si sentano dalle camere]

Tranquillo, non gli concede il rigore

  • Ma c…o, gli ha dato una spallata. Non può essere rigore.

Certo! Ed infatti non gliel’ha concesso. Visto?!

  • Che paura, però!

Porca miseria come si gioca! Guarda Borja, è tornato nei suoi cenci! Bravo Biraghi, hai fatto bene a tirare una stecca a Chiesa! Oh gobbi, segnatevi che quello col 7 sulla maglia è Ribery visto che non lo prendete mai!

Vai Dusan, vai Dusan, vai Dusan NOOOOOOOOOOOOOO ma che ca..o fai?! Ce l’hai sul sinistro! Tira o passala perbene!

Vai Caceres, tira! NOOOOOOOOOOO ma anche te?! Ma cosa crossi? Già che eri gobbo anche te!

Raga, facciamogli il secondo, tronchiamogli le speranze perché un rigorino glielo danno di sicuro.

Oh Simo, sta’ tranquillo, s’è vinto 3-0. Non agitarti.

  • Ah già, ma sai com’è loro, non sono mica ancora sicuro che li abbiamo schiantati.

Eccoci, ora dà il secondo giallo a Borja perché ha osato sfiorare il gobbo.

Come? Solo punizione? Non è possibile. Ma si gioca contro i ladri o è l’Ascoli?

Oh! Va a finire che s’è vinto davvero 3-0.

Gioia, gioia, gioia.

Un’altra stecca a Chiesa. Grazie Franck.

Mamma mia come si gioca.

Tira Franck! Perché apri a Biraghi?

Crossa teso, Biraghino!

e…………….. goooooooooooooooooooooool 2-0 2-0 2-0

Non agitarti. Lo sai che abbiamo vinto 3-0

  • Sì, ma è che…………. Wow………… che dire?

Gioia, gioia, gioia

Drago, cosa combini? Ecco la frittata. Fai fallo proprio su quello lì!

L’arbitro non fischia!

Raga, l’arbitro N O N   H A   F I S C H I A T O! Non ha concesso il rigore.

Oh mamma: Non ha dato un rigore ai gobbi che sono sotto di un gol, hanno un uomo in meno e in precedenza non ha buttato fuori Borja. La cosa è normale con le altre squadre, ma non coi ladri, non a casa loro.

Come si chiama quell’arbitro? Bravo! Riuscire a sbagliare contro questi ladri retrocessi per illecito non è per niente facile!

Guarda, guarda quella faccia intelligente di Nedved! Se l’è presa?! Poverino! S’è dimenticato quando pochi mesi fa dichiarava che c’è l’arbitro e che vanno accettate le sue decisioni ……… 

Ma comprendo, sei gobbo, non ti sembra possibile che a te non concedano un rigore mentre gli altri devono ingollare e zitti. Questa è la conseguenza di quando una farsa teatrale viene spacciata per competizione: la competizione ha un copione e il regista non tollera variazioni al tema. Il padrone del vapore non può subire torti. Presunti o veri che siano. E’ lesa maestà!!!

Ma dai Simo, ti arrabbi per quel bischero? Ne ha prese tre e va a casa bello caldo!

  • Ha ragione è che mi ribolle ……..

Guarda, guarda. Ecco il terzo, ecco il terzo, ecco il terzo. Caceres!

Gol, gol, gol, gol, gol, gol 3-0 3-0 3-0 3-0 3-0 3-0 3-0 3-0

Gioia, gioia, gioia

Sono in ginocchio davanti alla tv. Urlo soffocandomi come quando Osvaldo segnò il 2-3 in data 2/3/2008. Allora si viveva in un bilocale, avevo il bimbo piccolo che dormiva nella stanza accanto e non volevo svegliarlo. Ora è notte fonda e c’è pure il lockdown.

Già il lock-down e il covid, ma sta iniziando la vaccinazione e la Fiorentina ha battuto 3-0 i ladri a casa loro!

I segnali sono chiari: Ci stiamo lasciando alle spalle questo maledetto 2020!

FORZA VIOLA! FORZA VIOLA!

Gioia, gioia, gioia.

Ti sei calmato?

  • Che? Come dici?

Ti sei calmato? Hai visto che s’è vinto 3-0! Che spettacolo!

Ohi ohi che lavoro! Non è come quando si vinse a Torino per due volte negli anni ’80. Erano partite di fine campionato e per loro non contavano nulla.

Invece stasera, come nel 2-3 di Gobbi, Papa Waigo e Osvaldo al 93’, volevano vincere e li abbiamo battuti.

Aspetta, aspetta, ma anche allora c’era Cesare in panchina!

Grande Cesare! Bravo bravo bravo! Grazie grazie grazie

Gioia, gioia, gioia

E così mi stravacco sul letto ubriaco di felicità. Xxxxxxxx-Fiorentina 0-3. Nulla di eccitante se si paragona al sesso e nemmeno intenso e profondo come la felicità per la nascita di un figlio, ma molto simile all’ebrezza da sbornia. Quelle sbornie che ti fanno gongolare allo stesso modo in cui un salice balla quando è baciato da un alito di vento.

Abbiamo vinto! No, abbiamo stravinto in quello stadio. Ho poi saputo in seguito che solo il Real Madrid c’aveva vinto 3-0 e che non avevano mai perso con tre gol di scarto in campionato. Roba grossa.

Tre punti inaspettati e pesanti per la lotta salvezza, impresa storica, goduria indicibile e la speranza che si sia arrivati all’agognata svolta. Il peggio sembra essere passato.

Passano i giorni e la sbornia scema lentamente. Babbo Natale esiste e tifa Fiorentina. Se ne continua a parlare tra amici, emergono dettagli e considerazioni. Piano piano la gioia sfuma e la ragione riemerge dopo essere stata travolta da una bellissima tempesta di emozioni.

La lucidità permette di mettere a fuoco gli eventi, si comincia a visualizzare gli episodi e il ragionamento innesca le valutazioni.

RABBIA

Ripenso alla partita, ma ripenso anche alle emozioni che ho provato nel rivederla ben sapendo quale fosse il risultato.

Il giallo a Cuadrado: rabbia! Era da rosso.

Il rosso a Cuadrado: rabbia! Vuoi vedere che ora tira fuori uno dei nostri.

Cade il portoghese: sorpresa! Non ha giustamente concesso il rigore, di spalla non è rigore.

E dopo la sorpresa ecco la rabbia: ma perché ho la sensazione, che è quasi una certezza, che gli avrebbe concesso il rigore? La risosta è semplice: per anni ho visto concedergli rigori anche per interventi molto meno irregolari. Che rabbia!

Secondo intervento in pochi minuti di Borja: rabbia! Ora gli mostra il secondo cartellino e compensa, ma Cesare lo toglie e restiamo in 11.

Si sta dominando. Siamo i padroni del campo con grande personalità: rabbia! Non so contare quante volte ho visto la Fiorentina giocare con autorità contro le zebrine e venire smontata da chirurgici fischi contrari per interventi da badanti e lasciar correre su falli da maniscalchi commessi da quelli in maglia a strisce verticali.

Ennesima pedata a Chiesa: rabbia! Doppia rabbia! Rabbia perché sono tutti falli di gioco che di solito contro quelli là ci puniscono oltre il dovuto con l’ammonizione e doppia rabbia perché labbrino ha voluto indossare quella maglia. 

Drago stende il giovanotto che andava a giro in gonna: rabbia! rabbia al quadrato! Era rigore, se glielo concede vanno sul 1-2 e magari trovano il pari con un rimpallo. E invece no! Rabbia e rabbia al quadrato quante volte non ci è stato concesso un rigore che avrebbe potuto riaprire l’incontro!

Quante volte ci siamo sentiti dire che facciamo del vittimismo e che non c’è nulla da dire se perdi 3-0. 

Rabbia incontrollabile! Tra i tanti episodi mi torna alla memoria l’unica sconfitta patita dalla Fiorentina per mano dei gobbi a cui ho assistito di persona. Era la primavera del 1995 e si perse 1-4. Andarono in vantaggio con Vialli, ma noi si continuò a lottare. Episodio dubbio ma l’arbitro non ci concede il rigore. Segna Baggio (che a differenza di 4 anni prima batte il rigore). Due minuti dopo il solito Bati dimezza lo svantaggio ma nel finale con noi sbilanciati arrivano altri due loro gol.

Cazzo, ma se mi danno il rigore sullo 0-1 cambia la partita!

Eh eh Hai perso 4-1 ed hai il coraggio di parlare?

La rabbia riaffiora incontrollabile!

Basta…! Luridi basta…!

Sono innumerevoli gli episodi che hanno sempre (a loro favore) caratterizzato le partite.

Il 22/12/2020 ha dimostrato che se nel 50% delle partite avessimo ricevuto lo stesso loro trattamento, ma che dico 50 sarebbero bastate 30 volte su cento, avremmo vinto molto di più e saremmo qui a raccontare un’altra storia.

La Serie A non sarebbe una farsa cammuffata da competizione e avremmo ancora il campionato più bello del mondo anche se ora arrivano campioni vicini alla pensione.

LA RAGIONE

Ma poi in fondo perché arrabbiarsi?

In questi anni grazie a questa ridicola Serie A ho risparmiato migliaia di Euro, sono stato molto presente in famiglia non sprecando tempo per andare allo stadio o imporre la partita in tv, ma soprattutto ho liberato moltissimo tempo per stare coi figlioli, portarli ai compleanni, farci i compiti insieme, giocarci e godermeli anche alle 15 della domenica o alle 20,30 del sabato sera.

Va a finire che dovrò ringraziare quei ladri per avermi fatto venire a noia la Serie A. 

Credo che il 22/12/2020, più che segnare la definitiva archiviazione del 2020, sia la data che ha permesso  la mia completa catarsi dal calcio.

Festeggerò come un matto quando vinceremo la Champions, ma sarà una gioia allegra, contagiosa e non rancorosa.

La rabbia è un brutto sentimento. E’ umano provarla, ma una volta provata bisogna sapersene allontanare come da una cattiva compagnia.

FORZA FIORENTINA!   ALE’ ALE’ VIOLA! Ti prometto che qualche volta tornerò alla stadio per cantare tutti insieme l’inno di Narciso Parigi.

di Simone ECS

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