Dalla parte dei tifosi. La redazione di LaViola.it, con questa rubrica, dà la possibilità a tutti gli utenti di esprimere la propria opinione e veder pubblicato il proprio pezzo. I lettori potranno così scrivere una articolo sulla Fiorentina secondo l’ottica del tifoso e non del giornalista. Vi ricordiamo che gli articoli per essere pubblicati devono essere firmati, autorizzati e non riportare contenuti offensivi!!!
Sono un settantenne marchigiano tifoso Viola da quando la mia famiglia nel 1956 si trasferì a Firenze. La Viola è da sempre il mio punto debole. Ho avuto la fortuna di gioire per due scudetti. Nel 1968 ventunenne ho persino festeggiato insieme ad un coetaneo tifoso viola con la mia Fiat 500 e la bandiera viola al vento. Ho apprezzato calciatori come Julinho, Sarti, Hamrin, Montuori ecc. poi Antognoni, Baggio, Passarella, De Sisti, Rui Costa ed ammirato il più grande centravanti che abbia visto giocare, Batistuta. Leggo quotidianamente siti che parlano della Viola, ma non ho mai espresso le mie opinioni. Dopo la visione degli ultimi striscioni di contestazione (legittimi ma beceri) apparsi al Franchi ritengo utile esprimere alcune considerazione finalizzate ad una riflessione.
Allo stadio Renzo Barbera di Palermo durante una conversazione ho rischiato di essere quasi linciato da un “caprone” pseudo tifoso viola per aver affermato di essere marchigiano e di apprezzare la serietà imprenditoriale dei Signori Della Valle per il solo motivo che trattano i lavoratori delle proprie aziende onestamente. Se poi si è contro gli imprenditori il cui fine non è la “beneficenza” ma si è per la comunanza dei mezzi di produzione e l’organizzazione collettiva del lavoro, o si preferiscono imprenditori che straparlano ma non elargiscono un euro per la squadra di calcio che affermano di tifare, ognuno è libero, in democrazia, di credere nelle proprie idee.
Tutti gli anni seguo la Viola nei ritiri estivi anche quest’anno mi recherò a Moena come in precedenza mi sono recato a Cortina, a Castelrotto, a Bormio, a Roccaporena ecc. ed in tali circostanze ho avuto modo di conoscere fiorentini e toscani di fede viola. Con un coetaneo di Abbadia San Salvatore ho condiviso l’opinione che il Signor Paulo Sousa doveva essere licenziato a gennaio u.s. Poi riflettendo mi sono convinto che il licenziamento probabilmente non è avvenuto in quanto la squadra lottava ancora per un posto in Europa League e la maggior parte dei calciatori erano probabilmente con Sousa. Un cambio di allenatore sarebbe stato forse deleterio anche dal punto di vista economico.
Dovrebbe far riflettere e produrre dubbi il fatto che una squadra che riesce a vincere con la Juventus, la Roma e ottiene un pareggio all’ultimo secondo con il Napoli a causa di un macroscopico errore di Salcedo (sottolineo le prime tre squadre in classifica del campionato), poi perde in casa con l’Empoli pareggia in casa con il Pescara già retrocesso, si reca a Palermo altra retrocedente e perde in modo vergognoso. Inoltre dovrebbe far riflettere la perdita di altri punti con squadre modeste e con formazioni capestro messe in campo dal Signor Sousa. Il 2 febbraio 2017 a Pescara ho assistito ad una partita noiossissima, la Viola ha vinto per due a uno al 94o minuto con gol fortunoso di Tello. Il Signor Sousa non si è alzato mai dalla panchina per dare indicazioni ai propri giocatori (il ticki taka inconcludente….. i suoi giocatori lo conoscevano bene!!!) stessa situazione a Palermo.
Ora c’è chi scrive “vendete le nostre bandiere come fossero pattumiere, ma la spazzatura siete voi” o “I Della Valle si venderebbero anche il fumo delle candele”. Per buona sorte non tutti i tifosi viola sono così, anche in questo sito leggo spesso interventi intelligenti e che denotano buone competenze calcistiche.
Per quanto sopra affermato la società ha il diritto e il DOVERE di vendere tutti quei calciatori che non vogliono restare con forti motivazioni come ha ha dichiarato il Sig. Pioli nella conferenza di presentazione.
I soliti tifosi, quando fu acquistato Alonso a 0 euro, scrivevano “se era bono non veniva da noi” i medesimi tifosi probabilmente quando venne venduto ad una somma notevole di milioni contestarono.
Su Kalinic acquistato a 5 milioni alcuni affermarono “se era bono avrebbe giocato in Germania o in Inghilterra e non nel Dnipro”. Rodriguez e Borja Valero non erano “boni” perché retrocessi con la loro squadra di appartenenza. Per Gomez invece erano in ventimila al Franchi ad applaudirlo ma poi il calciatore si è rivelato il “pacco” più eclatante degli ultimi venti anni e forse i Della Valle hanno cambiato strategia perché hanno compreso che nel calcio non sempre gli investimenti permettono un salto di qualità.
Per quanto riguarda l’acquisto di Rossi non era un investimento ma una semplice scommessa.
Nel caso Salah è indubbio che la Fiorentina ha sbagliato, ma sono altrettanto convinto della poca onestà del calciatore e del suo manager.
In questi ultimi anni sono stati acquistati anche calciatori inutili e non idonei, con perdite economiche notevoli, ma nel calcio non sempre è possibile individuare i potenziali campioni.
Borja Valero è un buon giocatore serio ma in fase calante, ha altri due anni di contratto con la Fiorentina. Non è una bandiera (l’unica bandiera viola è ANTOGNONI), rimanere è un suo diritto, sebbene con il Sig.Pioli, che non applicherà il tiki-taka, potrebbe finire come riserva di lusso.
Se vuole trasferirsi all’Inter, che gli assicura più soldi e un contatto triennale VADA. Bernardeschi vuole andare alla Juventus. Nulla in contrario si accomodi, l’importante che sia pagato il giusto, così come tutti coloro che non vogliono rimanere a Firenze.
Da tifoso viola mi auguro che i calciatori acquistati siano validi, ma non mi permetto come si comportano certi tifosi di criticare a priori la società e cioè prima del mese di settembre/ottobre p.v.
Nella mia vita lavorativa ho avuto modo di conoscere imprenditori cinesi e sono certo che non sono nè idioti nè sprovveduti. Se investono uno e perché pensano di ricavarne almeno tre. Analogamente gli americani e i canadesi. Ai cinesi i “clienti”nero-azzurri o rosso-neri che si recano sugli spalti di San Siro interessano poco…. molto poco. Mantenere una squadra di serie A nelle prime sei/sette posizioni di classifica ha un costo notevole e le società di calcio pur essendo imprese particolari hanno l’obbligo di rispettare le regole che disciplinano le imprese in generale.
Personalmente sono soddisfatto di aver visto negli ultimi 13 anni la mia Viola tra le prime squadre del campionato, la Fiorentina non ha vinto trofei ma desidero ricordare alle “capre” che si è classificata 13a,(70/71) 8a (74/75) 9a (75/76) 13a,(77/78), negli anni 90 12a per diverse annate. Nel 1992/93 la Viola è retrocessa in serie B con Batistuta centravanti (forse qualche “capra”non sa nemmeno dove si trova Castel di Sangro) successivamente 9a e 10a per fallire infine nel luglio 2002. Desiderando solo scudetti e trofei per la mia squadra avrei dovuto tifare Juventus ,Inter o Milan oltretutto sono……..MARCHIGIANO.
Concordo con coloro che affermano civilmente che i Della Valle hanno commesso molti errori il più eclatante è da individuare in una comunicazione inadeguata e parziale per un popolo fiorentino che vive per la sua squadra di calcio.
Devo confessare che a volte ho difficoltà a dialogare con i miei amici fiorentini per la loro innata ironia al vetriolo e le loro posizioni, su qualsiasi argomento, finalizzate più a dividere che ad unire, però devo riconoscere che in Italia non esiste città che ha tifosi meravigliosi come gli abitanti di Firenze. I “clienti” se lo desiderano possono evitare di rinnovare gli abbonamenti, ma sono certo che i veri fiorentini non abbandoneranno mai la loro squadra.
Ho apprezzato gli interventi dei Signori Galli e Tardelli in merito alla situazione attuale della Viola, hanno dimostrato di essere uomini di sport intelligenti.
Spero che altrettanto lo siano i giornalisti fiorentini alcuni dei quali sono da ammirare per le loro civili critiche e puntuali e precise informazioni, mentre altri purtroppo continuano a soffiare sul fuoco che hanno acceso certi tifosi
Il Conte Ridolfi, il dott. Enrico Befani, il Dott. Baglini sino ai Pontello e Cecchi Gori sono tramontati, anche i Della Valle non saranno per sempre i proprietari della Fiorentina, ma odiarli come il “caprone” di Palermo credo sia estremamente negativo e non sempre il proprietario successivo è migliore del precedente. Per tale motivo sono “indifferente” al nome del proprietario della mia squadra, ma continuerò SEMPRE e fino alla fine dei miei giorni ad applaudire TUTTI i calciatori che indossano la maglia VIOLA, siano essi campioni o modesti calciatori, auspicando di poter festeggiare il terzo scudetto.
di Americo Leoni
Di
Redazione LaViola.it