Le soluzioni per uscire dal tunnel nel quale si trova la Fiorentina secondo un tifoso viola
Come uscire dal tunnel… Ormai è chiaro che non è solo una questione di schema o di tecniche. L’allenatore non è forse il più adatto e i giocatori magari non sono quelli che lui avrebbe scelto, anche se al mercato di gennaio sono stati presi giocatori che lui avrà avvallato e che oggi non sembrano in alcun modo poter dare quel qualcosa in più che serve, ma il materiale umano per essere almeno a centro classifica c’è tutto.
A Genova la squadra non ha giocato male, ma ha giocato come sempre in modo didascalico. Senza una reale idea di gioco e senza quella grinta e cattiveria agonistica che oggi fanno la differenza. Oltre a questo, manca completamente la gioia di giocare e la leggerezza di provare quelle giocate, che alcuni giocatori hanno nel loro dna.
Di contro la Sampdoria con poche idee ma ben precise e senza alcun sforzo ha massimizzato il suo risultato. La realtà è che la Serie A è piena di squadre simili alla Doria, che applicano a memoria schemi semplici ma efficaci, con cui doversi confrontare.
In attesa di una rifondazione che passi dalla dirigenza italiana, in particolare dal cambio del ds, forse occorre far recuperare autostima ed energie mentali più che insistere con tecnicismi che ad oggi hanno portato ben poco. Il buon vecchio calcio italiano fatto di pochi passaggi e verticalizzazioni sembra sempre valido. Sassuolo, Sampdoria, Genoa, Verona insegnano…
Allora prima di tracciare le nuove tattiche, cambi di ruoli, cambi di giocatori perché non limitare a fare una scelta di gioco semplice e difensivo, cercando di vendere carissima la pelle? Dovranno allora essere le altre squadre a dover vincere la partita! Vedremo allora quante squadrano passeranno! Non dobbiamo aver dubbio che dovranno impegnarsi e sudare le proverbiali sette camicie quando incontreranno la Viola.
Se pensiamo che sia utopistico, rifacciamoci agli antichi e saggi proverbi sempre veri, a mali estremi estremi rimedi…
Allora primo passo, nel brevissimo, far riacquistare spessore e vivacità a questi giocatori, proteggendoli e dandogli sicurezza perchè non provare un gioco molto difensivo e contropiedista?
Secondo passo, quando la solidità difensiva avrà dato valore e stima, ridare libertà e spazio a questi giocatori che brillavano per dribbling e giocate e oggi sembrano spenti e demotivati. Poi tireremo le somme e allora tornerà la fiducia e la gioia di vestire la maglia, giocare e vincere.
Forza Viola…
di FG
Di
Redazione LaViola.it