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Articolo del tifoso: Lettera a Francesca e Vittoria
Ho pianto tanto, e non mi vergogno minimamente di dirlo. Ho pianto tantissimo perché forse i valori che ci ha insegnato Davide, in pochi sono riusciti a trasmetterceli allo stesso modo.
Non ho pianto solo perché il capitano della mia squadra ci ha lasciato, ho pianto perché un uomo come lui ha lasciato tutti noi. Però noi non lo dimenticheremo mai. Per noi lui è ancora qui, in ogni sorriso. Ci darà sempre la forza di lottare per quello in cui crediamo, come faceva lui, ovunque sarà. Quella grinta e quel sorriso che aveva lui, noi non li dimenticheremo mai.
È stato il capitano che sognavamo di avere, è stato l’uomo degno di portare quella fascia che desideravamo veder scendere in campo. Ogni volta che chiudo gli occhi per pensare, appare quest’incubo che stiamo vivendo, e da cui spero che qualcuno mi svegli, scuotendomi perché sono riuscita ad addormentarmi anche davanti alla partita dopo una giornata stancante, e mi urli “GUARDA QUA CHE HA FATTO IL CAPITANO!”.
Il nostro capitano, lui lo sarà per sempre. Ogni volta che vedrò qualcuno con la fascia al braccio scendere in campo, saprò che nessuno la starà portando con lo stesso onore e amore con cui la portava lui.
Quante cose avrei voluto dirgli, al capitano. Avrei voluto dirgli che qualsiasi cosa sarebbe successa, noi avremmo lottato al suo fianco. Che ogni volta che scendeva in campo noi lo facevamo con lui. Che ogni volta che cercava di alleviare i momento di tristezza con un sorriso, ci riusciva davvero.
Perché io, un calciatore così, non penso che lo vedrò più. Un calciatore con questi valori, non credo che avrò di nuovo l’onore di supportarlo. E davvero, ho chiesto anche in giro come si fa, perché proprio non riesco ancora a smettere di piangere. La vita è così ingiusta certe volte, che mi sconvolge.
E se questo è il dolore che provo io, non voglio nemmeno immaginare cosa state provando voi, perché so che il mio cuore sta reggendo un peso che non è nemmeno minimamente paragonabile al vostro. So solo che se fossi lì vi abbraccerei fortissimo, proverei a farvi capire che in qualche modo vi sono vicina. Il mio cuore e i miei pensieri sono sempre lì con voi, costantemente. E vi assicuro che mentre scrivo passo dai brividi alla lacrima che mi riga la guancia, e poi di nuovo ai brividi.
Tutto quello che mi ha trasmesso lui, me l’hanno trasmesso in pochi. Un capitano tutto d’un pezzo, che desiderar di meglio non si poteva. Come si va avanti? Non lo so.
E mi sembra stupido chiedermi queste cose in una lettera a voi, che provate le mie sensazioni moltiplicate per centomila, e anche di più, ma spero vi faccia capire che Davide ci ha lasciato una cosa più grande di lui, il coraggio. Ci ha lasciato il coraggio di andare avanti nonostante tutto, di sorridere qualsiasi cosa accada, di non mollare mai, di lottare per quello che vogliamo e per quello in cui crediamo.
E sì, il vuoto che ha lasciato è più grande di tutto, ma è proprio questo che lui vorrebbe, che noi trovassimo il coraggio, il coraggio per colmarlo. Se potesse, so che lui ci direbbe che sta bene, e che non vede l’ora di insegnare a giocare a calcio a chiunque incontrerà.
Non posso nemmeno immaginare quanto sarà difficile per Vittoria crescere senza un padre, ma so che tutti noi saremo pronti a farle un po’ da papà, per raccontarle le storie, in particolare quella che ha fatto suo padre.
Sono sempre lì con voi, siate forti.
da Viola