I limiti c’erano, ci sono e ci saranno. Se tutti non avremo chiaro in testa che quello che abbiamo vissuto è stato molto bello, molto emozionante, molto coinvolgente, ma era la reazione di un gruppo di uomini che hanno subito uno degli shock più terribili che si possano vivere.
Il ricordo di Davide resterà indelebile e mi auguro che società, compagni e tifosi continuino a ricordarlo e onorarne la memoria nel miglior modo possibile.
Ma le vittorie di fila, la vittoria con la Roma e la parziale risalita in classifica non appannino gli occhi di tifosi e soprattutto dirigenti.
Ho sentito dire da più parti che la squadra è forte, che finalmente ha trovato la quadratura: no amici miei. La squadra è esattamente la stessa di tre mesi fa, e non è una squadra forte, proprio per nulla.
È stata costruita malissimo perché è stata concepita peggio: è una squadra con troppa inesperienza e troppo poca qualità. E i giocatori un po’ più anziani (ai quali è stato garantito un assurdo contratto di 3 anni come Thereau) sono ormai praticamente cotti.
Sinceramente con questa squadra non credo andremo in Europa League e ancora più sinceramente non credo che lo meritiamo. Le nostre dirette avversarie sono tutte più forti e costruite meglio.
Spero davvero che tutta questa assurda vicenda sia invece servita ad aprire gli occhi alla proprietà e a fargli capire come i tifosi della viola siano da Champions League. Nelle tragedie, nell’ironia, nelle sconfitte e nelle vittorie.
Spero davvero che la proprietà apra gli occhi su alcuni dirigenti ormai fuori contesto e fuori ambiente e meccanismi che acquistano giocatori mediocri e spendono una barca di soldi.
Spero che si affidi la società a dirigenti intellettualmente onesti e preparati e il mercato a direttori giovani e brillanti.
Credo ancora che ciò che è successo quest’anno a Udine non possa permettere a molti di questi giocatori di restare a Firenze: ognuno sta dando il massimo e anche di più. Ma lo shock non credo sia superabile per un gruppo che credo quest’anno abbia fatto il massimo del fattibile.
Sempre forza viola nella speranza che ognuno di noi tenga gli occhi aperti, bene aperti e che Firenze a la Fiorentina risorgano nel nome di Astori.
di Ruggero Sardo, Il barone viola

Di
Redazione LaViola.it