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Articolo del tifoso: Fuori Cognigni, più poteri a Salica e Antognoni

Quest’anno la Fiorentina in casa ha vinto con Juventus, Roma, Lazio e Inter e ha pareggiato con Napoli, Atalanta e Milan. Raramente in passato non si era perso con le prime della classifica, eppure, dopo 4 stagioni consecutive di qualificazione ai gironi dell’EL, nel 2017 quasi sicuramente non rientreremo nel novero delle squadre che disputeranno le competizioni europee. La Viola paga i passi falsi con le più piccole: Palermo, Empoli e Crotone i nei più grossi di un campionato “surreale”.

Da una parte un allenatore demotivato e stufo, che avrei sostituito a inizio anno, e una squadra a fine corsa, dall’altra una proprietà all’apparenza distaccata, con poca passione e poca voglia di aprire il portafoglio. In mezzo i tifosi, che come sempre a Firenze, si dividono.

La Fiesole, stanca dei Della Valle, fischia e offende i fratelli marchigiani, la tribuna, di contro, fischia i contestatori. Nulla di nuovo potrà pensare chi segue da sempre le sorti della Fiorentina. Anche in passato ci sono state scaramucce, forse più pesanti, ma qualcosa di importante sta succedendo. La scollatura tra proprietà e tifosi è ai massimi livelli. Nonostante la Viola negli anni scorsi si è sempre ben comportata, superando a turno squadre con fatturati doppi (le milanesi, la Lazio e una volta perfino il Napoli) e quest’anno è ad un punto dal sesto posto, il clima in città è cupo come se si stesse retrocedendo. Ecco ciò dovrebbe far pensare i Della Valle, più della mancata qualificazione in Europa e il sicuro rilancio della squadra.

Non è questione di soldi, di investimenti. I tifosi non sono stupidi, sanno che la Fiorentina non potrà mai pagare un ingaggio ad un giocatore superiore ai 2 milioni e mezzo e può permettersi al massimo due calciatori con questo stipendio. Quindi lo scudetto non si vincerà, tutt’al più si può andare in Europa, come è accaduto, e se l’annata è davvero buona disputare la Champions (e questo anche è accaduto con i Della Valle).

Allora dove sbagliano i fratelli marchigiani, ammesso che sbaglino? Non riescono a trasmettere ai fiorentini l’amore che hanno per la città e la squadra. Gestiscono con freddezza una società, senza ardore, senza passione. Il calcio è questo. Perfino Cecchi Gori, che ha portato la Viola al fallimento, è ricordato con affetto dai tifosi: era sempre presente, esternava da tifoso ed esultava sulla balaustra della tribuna. Ecco, se i Della Valle non ce la fanno proprio a mostrare un po’ di amore si facciano furbi, diano spazio a gente di calcio come Antognoni e non a gelidi burocrati come Cognigni. Quest’ultimo è bravissimo a far quadrare i conti, ma non può parlare ai tifosi.

Nella rivoluzione estiva della squadra si cambi anche in società, con ruoli di direzione a Gino Salica e Giancarlo Antognoni. I Della Valle (tutti e due) convochino una conferenza stampa in cui chiariscono ufficialmente progetti e obiettivi nei prossimi anni. Potranno anche dire di puntare sui giovani e sull’obiettivo massimo dell’Europa, ma lo facciano con passione, lasciando il comparto sportivo in mano a chi questa passione ce l’ha naturalmente. Ne sono sicuro, potrà capitare anche l’annata completamente storta, ma sono certo che i tifosi non fischieranno e non si rivolgeranno con toni offensivi nei confronti della proprietà e della società. Basta poco…

di Ignazio Riccio

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