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Articolo del tifoso: Eysseric o non Eysseric?

Dalla parte dei tifosi. La redazione di LaViola.it, con questa rubrica, dà la possibilità a tutti gli utenti di esprimere la propria opinione e veder pubblicato il proprio pezzo. I lettori potranno così scrivere una articolo sulla Fiorentina secondo l’ottica del tifoso e non del giornalista. Vi ricordiamo che gli articoli per essere pubblicati devono essere firmati, autorizzati e non riportare contenuti offensivi!!!

Quando si parla di Fiorentina capita spesso di sentire nei talk show calcistici “eh si sa, il pubblico di Firenze è molto esigente” e la saggezza dell’esperto di calcio di turno è solita finire lì. Ma perchè si dice, superficialmente, che il pubblico di Firenze è parecchio pretenzioso? A fine campionato si ritrova sempre in zona Europa, i giocatori di talento in qualche modo non mancano mai e diciamocela tutta c’è anche chi sta peggio, per esempio i tifosi dell’Udinese sanno di che morte morire, diceva Oliviero Beha. A pensarci bene sembrano piuttosto capricciosi questi sostenitori oppure altamente ambiziosi. Entrambe le categorie non mancano, un po’ come in tutte le tifoserie ma c’è una domanda di fondo più o meno velata a unire l’appassionato della Viola, dal disfattista, al cinico disfattista, al fedele abbonato persino al filo Dellavalliano: essere o non essere?

Essere una delle squadre più forti d’Italia o la capofila delle provinciali e continua fucina di talenti per gobbi e sceicchi? Da un po’ di anni a questa parte il tifoso fa davvero fatica a capirlo, forse lo ha intuito bene ma quando più di un giocatore dichiara amore per la maglia, la squadra ha un potenziale invidiabile (ma manca sempre quel “qualcosa” per  il salto di qualità definitivo) e la difficoltà di alcune big storiche del campionato, è lecito sognare qualcosa in più, sono tre  fattori altamente favorevoli sotto gli occhi di tutti e difficili da sottovalutare, lasciano quindi in sospeso alcune dubbi sul dove si vuole arrivare, qual è il fine del “progetto” o in parole più concrete: essere o non essere?

Una risposta definitiva dalla proprietà sembra delinearsi in questi giorni con una situazione difficile da prevedere anche per il cinico disfattista di cui prima. A pochi giorni dall’inizio della prima di campionato (e che inizio!) manca un undici titolare da consegnare al campo (ma soprattutto a Pioli) tenendo anche conto alcuni elementi musoni in rosa, offerte a cui non si può rifiutare neanche il penultimo giorno di calciomercato e un calciomercato partito sotto buone aspettative ma divenuto piuttosto deficitario, la risposta è la peggiore di tutte: il limbo.

I migliori giocatori vengono ceduti senza remora, in entrata tanti nomi ma nessuna concretezza mentre i rumors di mercato parlano di continui prezzi al ribasso proposti da chi di dovere e le poche sillabe uscite dai vertici societari spazientirebbero qualsiasi tifoso.  I motivi di tale gestione possono essere molteplici, chi vi scrive non ha la presunzione di esser certo su quali essi siano e tantomeno di conoscere i veri fatti nello specifico. Il miraggio dello stadio di proprietà? Spirito imprenditoriale con il solo scopo del lucro?

Stanchi delle continue proteste contro la società? Gli undicimila abbonati di questi giorni, appassionati come pochi, stanno in prima fila per avere almeno una risposta così come altri migliaia di cuori Viola pronti a non far mancare il sostegno anche se giocasse la squadra primavera per tutto il campionato. Una risposta netta e inequivocabile da questa gestione societaria, che arrivi dal mercato o da dichiarazioni esaustive sarebbero già un inizio per cominciare a Essere.

Firmato: Rocco Amato

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