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Va detto a difesa di tutte le società professionistiche che l’aver equiparato i diritti contrattuali dei miliardari della pedata a quelli dei metalmeccanici dimostra quanta idiozia e malafede ci sia nella giurisprudenza del lavoro in Europa e nel mondo. Garantire come fossero simili i diritti lavorativi di Messi e del signor Brambilla di turno è come affermare che il diritto di girare armati della polizia o quello del cittadino comune siano li stessi. Ah, dite che il nuovo presidente americano la pensa proprio così in tema di controllo delle armi? Beh, da uno che interveniva alle risse a bordo ring del wrestling ci si può aspettare di tutto…

Tecnicamente però va analizzata la situazione. Il Badelj è, come detto più sù, un buon centrocampista. In una squadra con alcuni buoni, ed alcuni ottimi, centrocampisti. Se dovesse lasciarci, sinceramente, ce ne faremmo una ragione. Specie adesso che le sue prestazioni sono in calo deciso di qualità. Quello che sarebbe stupido, in vista del mercato di gennaio, è che a beneficiare delle prestazioni del nostro, per ora, Milan, fosse l’altro Milan, il neocinese Milan FC. Questo sarebbe stupido. Parliamoci chiaro, se una lotta per le posizioni di rincalzo al vertice la Fiorentina sarà in grado di esprimere nei prossimi mesi, due squadre nel nostro mirino dovranno essere proprio Milan ed Inter. L’Inter nella speranza che la cura Pioli non sia in grado di resuscitare una stagione nata morta. Il Milan nel ricordo di quanto le squadre Montelliane siano in grado di disperdere di quanto fatto fino a dicembre nella seconda parte del campionato. Le milanesi dovranno essere nei prossimi mesi al centro del mirino della Fiorentina.

E che se dovesse impuntarsi e continuare la sua politica della provocazione mediatica il suo assistito potrebbe spesso assistere alle partite da una posizione più panoramica che non dal campo o dalla panchina. Del resto il suo contributo alla Causa fino ad adesso non è stato certo irrinunciabile. A noi tifosi il compito di dare la giusta colonna sonora di fischi ad ogni suo ingresso in campo di quì alla fine di maggio. In questo modo il suddetto “professionista” avrebbe tutto l’interesse a cercare altri lidi per il futuro pallonaro del suo assistito e la querelle potrebbe avere un epilogo diverso. Oppure potrebbe decidere che apporre la firma al rinnovo già ventilato potrebbe aprire spazi a soluzioni a lui gradite a medio termine, ma con la Viola a stabilire il prezzo senza subire ricatti. Forza Viola
di Luca Fe
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Redazione LaViola.it