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Articolo del Tifoso: Come fare una squadra alla playstation

Dalla parte dei tifosi. La redazione di LaViola.it, con questa rubrica, dà la possibilità a tutti gli utenti di esprimere la propria opinione e veder pubblicato il proprio pezzo. I lettori potranno così scrivere una articolo sulla Fiorentina secondo l’ottica del tifoso e non del giornalista. Vi ricordiamo che gli articoli per essere pubblicati devono essere firmati, autorizzati e non riportare contenuti offensivi!!!

Tutti i ragazzi amanti del calcio, dagli anni ’90 ad oggi, avranno giocato almeno una volta a Fifa, o a PES, o al vecchissimo This Is Football, con la telecronaca del buon Bruno Pizzul. Sono giochi che ci hanno emozionato, che ci hanno accompagnato per tutta l’adolescenza. A me piaceva iniziare la “modalità allenatore” con squadre molto scarse, con poco budget, per poi arrivare ad alti livelli, e magari, perché no, giocarmi anche una Champions. Avendo poco budget, l’unico modo per fare una squadra competitiva era andare a scovare talenti giovanissimi, abbastanza scarsi inizialmente, ma con il pregio di essere considerati “giovani promesse”.

Andavi sulla barra di ricerca, cercavi giovani dai 16 ai 19 anni, e non importava da quale squadra provenissero. Dovevano solo essere giovani e costare poco. E a vederla così, sembra proprio il mercato estivo di questa Fiorentina. Per carità, come idea può anche funzionare, ma funziona solo se dietro c’è un piano ben preciso. Tenere tutti per 5-6 anni e far crescere quei giovani fino a farli giocare completamente a memoria. Un po’ quello che sta cercando di fare il Napoli, se vogliamo. Il fatto è che il mercato al risparmio che organizzavamo su certi giochi era dovuto ad un budget inconsistente. Ma nel momento in cui vendi mezza squadra, e ha un budget abbastanza alto per permetterti 5-6 giocatori di buon livello, perché si aspetta così tanto per completare la squadra? I motivi sono da ricercarsi, probabilmente, nella maniera in cui ci siamo presentati a questo mercato:

  1. Siamo fuori dalle coppe: vero, l’Europa League non è la competizione per eccellenza, ma per molti giocatori è considerato un passo avanti nella loro carriera. Ormai sappiamo come vanno le cose: non esistono più giocatori legati alla maglia, l’unico interesse è guadagnare e togliersi delle soddisfazioni personali.
  2. I Della Valle si sono defilati: non so se sia stato fatto intenzionalmente all’inizio del mercato, o se sia da considerarsi un autogol clamoroso, ma nel momento in cui sai che dietro ad una squadra c’è solo un delegato che la gestisce, stai andando in una squadra che non ti da nessuna sicurezza. Se non c’è una prospettiva per il futuro, come puoi trasferirti in una squadra così? L’unico motivo che ti spinge a farlo è la voglia di giocare, di metterti in mostra, sapendo che qua lo puoi fare, ma ben sapendo che non lo farai per restare, ma solo per cercare di farti vedere da squadre più blasonate.
  3. I giocatori più legati a Firenze se ne sono andati. Potete chiamarli mercenari, potete chiamarli come volete. Ma se un giocatore come Borja Valero, che ha lasciato il Villareal solo perché retrocesso, ha lasciato la Fiorentina e Firenze dopo averle dichiarato amore incondizionato, forse è stato realmente trattato male. E’ inutile tirare in ballo i soldi, il blasone o chissà cos’altro: Da quando è arrivato Corvino si sono incrinati molti rapporti. Inizio a pensare che Corvino non sia proprio la simpatia fatta in persona. Senza offesa ovviamente. E questo lo vedono nel resto d’Europa.

E’ vero, è finito un ciclo. Però ad ogni ciclo che ricominciava c’era un progetto dietro. Sono sempre arrivati giocatori interessanti, capaci di esaltarti, che ti portano allo stadio. Perché quest’anno, in questa nuova Fiorentina, non ci vuole venire proprio nessuno? Forse per i tre motivi riportati sopra. Poi vedo il mercato di squadre che ci arrivano dietro da anni, e mi preoccupo veramente. La Sampdoria si è accaparrata Gaston Ramirez, buonissimo giocatore. Il Verona è andato sul vintage puntando su Cerci e Caceres. Non saranno nomi nuovi, ma i piedi ce li hanno, e conoscono il campionato italiano.

Noi invece puntiamo solo su scommesse. E appena proviamo a fare nomi più interessanti, tipo Emre Mor, ecco che subito diventano improponibili. Gli unici giocatori che verrebbero volentieri in questa Viola sono giocatori che sono già passati per qui. Non a caso il nostro obiettivo è Jovetic. Si insomma, dobbiamo puntare solo sui ricordi. E allora rivoglio pure Mutu e Jorgensen. E Bolatti… A no, Bolatti no.

Firmato Marco ‘Niceman’ Bellomo

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