Ciao Davide,
E prima di tutto: grazie… Non ti conoscevo di persona ma il fatto che tu fossi il nostro capitano rendeva lecito sentirmi un tuo amico e tale ti consideravo.
Solo oggi dopo tanto sgomento riesco a scrivere poche righe e sento il bisogno di farlo probabilmente per cercare di stare meglio anche io.
Te ne sei andato come hai sempre vissuto: in silenzio. In una fredda notte friulana, prima di indossare l’ennesima volta la nostra maglia.
Hai evitato a tua figlia, alla tua compagna ed ai tuoi cari le terribili immagini che sarebbero rimaste negli archivi tv se questa tragedia fosse avvenuta qualche ora dopo in campo.
Firenze ti ha amato e non è riuscita a dimostrartelo se non soltanto adesso.
Hai scelto di fare il capitano. Già quando c’era Gonzalo parlavi da leader, dentro e fuori lo spogliatoio. Ti sei assunto questo impegno in uno dei momenti peggiori della storia viola, lo hai fatto con coraggio disponibilità e fierezza e sei riuscito a fare la cosa più difficile forse impossibile cioè a riaccendere le emozioni di un popolo che stava progressivamente e inesorabilmente marciando verso l’apatia emozionale.
In una notte tremenda sei riuscito a farci sentire tutti uguali, a riunirci, ad annullare le distanze e a spegnere le polemiche. Sei riuscito a fare ciò che era impossibile, ma tutti avremmo preferito non facessi questa impresa.
Ci lasci con una grande responsabilità, quella di farci carico di questo sacrificio per tornare a costruire: la società, la dirigenza, la squadra ed i tifosi si devono stringere e ripartire tutti con fierezza ed onestà. Quelle stesse doti che ti distinguevano in campo quando uscivi palla al piede o anticipavi con un perentorio colpo di testa un avversario.
Il mondo del calcio, ”lo stupido” mondo del calcio, in questi giorni si è spogliato delle solite cazzate e ha riposto presente ad quell’evento troppo grande, troppo triste, troppo assurdo che è stato il tuo addio.
Sono certo che non ci dimenticheremo di te, di tua figlia, di Francesca e dei tuoi familiari. Spero che il grande amore di Firenze e del popolo viola possano solo un po’, per qualche secondo al giorno, consolarli e dare loro un po’ di serenità.
Tu non dimenticarti di noi. Prima delle partite, degli allenamenti, ogni giorno delle nostre vite posa il tuo sguardo su di noi e sorridi, elegante fiero ed austero come sempre.
Ciao Davide fai buon viaggio e veglia sulla tua bimba, noi non ti dimenticheremo mai!
Grazie caro capitano. Grazie di tutto.
Ruggero Sardo – Il barone viola
Di
Redazione LaViola.it