Parti al lavoro, ma la strada sembra in discesa con la contribuzione della Juventus all’ingaggio. Italiano ha approvato fin da subito
Un nome da copertina che però oltre al curriculum porti con sé in dote anche una caratura internazionale in grado di alzare pronti-via il livello della rosa. Si potrebbe riassumere così l’identikit del centrocampista al quale da settimane dà la caccia la Fiorentina e non è forse un caso che l’ultima idea del club (tenuta nascosta fino a poche ore fa) sia quella che porta ad Arthur della Juventus. Un profilo esperto, in cerca di rilancio dopo una stagione pressoché inesistente con il Liverpool ma che – per caratteristiche – potrebbe essere l’elemento ideale per sostituire Amrabat, scrive stamani Il Corriere dello Sport.
L’area tecnica si è da tempo messa in moto per provare a piazzare il colpo, individuando nel classe ’96 l’elemento più giusto per far fare un salto di qualità alla mediana, qualora l’integrità fisica lo assista. Due infatti sono gli scogli che potrebbero rallentare la trattativa per Arthur: il suo stato di salute (nell’ultima annata il regista ha collezionato soli 256’, di cui però 180’ disputati nel campionato riserve della Premier a causa di un infortunio che lo ha messo ko e lo ha costretto a operarsi) e un ingaggio faraonico che lo lega alla Juve fino al 2025, salario che non è minimamente in linea con i parametri della Fiorentina (4,5 milioni di euro).
Anche per questo, dopo i primi dialoghi che risalgono ormai a un mese fa, la trattativa è andata avanti con circospezione pur avendo incassato fin da subito il gradimento di Vincenzo Italiano, che vede nell’ex Barcellona una pedina abile sia in fase di interdizione che di impostazione. Ma anche sul fronte opposto – quello che riguarda Arthur – non è stato difficile strappare un sorriso quando al classe ’96 è stata prospettata l’ipotesi di un trasferimento alla Fiorentina. Anche se i viola – per adesso – sono fuori dall’Europa, l’idea di sposare un progetto tecnico di crescita (che nella Fiorentina si vede sia con gli investimenti sulle strutture che grazie al ciclo che dirigenza e tecnico stanno portando avanti da due anni) per il brasiliano vale più di qualsiasi posto in Champions.
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Redazione LaViola.it