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La Fiorentina domenica al ‘Franchi’ contro l’Udinese è favorita. I viola arrivano in un ottimo momento e giocare in casa non è più un problema. Di fronte una squadra ancora in cerca di un’identità ben precisa con Tudor che ad oggi non è riuscito a dare continuità di risultati.
Ma la Fiorentina dovrà essere brava domenica a non far diventare la partita contro l’Udinese un ‘trappolone’ come successo in passato in occasioni simili. Servirà dunque lavorare sodo in questi giorni e come ha detto Montella tenere i piedi per terra. Due vittorie consecutive non si vedevano da mesi a Firenze ma per dare ancora continuità serve concentrazione massima. Chiudere questo ciclo di partite con un’altra vittoria sarebbe incredibilmente importante per il proseguo del campionato e l’Udinese non è un avversario imbattibile.
Molto dunque passa dalla Fiorentina stessa che ha in mano il suo futuro. Domenica Montella dovrebbe confermare in toto la formazione delle ultime quattro partite. Dunque il 3-5-2 con Ribery e Chiesa in attacco. Un ultimo sforzo prima della sosta per le nazionali.
Il 3-5-2 oggi è il modulo che dà più garanzie a Montella che però ha già immaginato una Fiorentina diversa nel corso della stagione. Il tecnico infatti ha parlato più volte del modulo con il centravanti e che su quello deve puntare la Fiorentina del prossimo futuro. Un’indicazione chiara che però richiede ancora del tempo per essere applicata. Montella ci lavorerà durante la sosta ma potrebbe non bastare per rivedere una formazione con il centravanti fin dalla gara contro il Brescia.
Intanto si avvicina sempre più il rinnovo di Gaetano Castrovilli. Come abbiamo anticipato il centrocampista rivelazione firmerà fino al 2024 un contratto con ingaggio a salire. Un accordo che soddisfa tutti con la Fiorentina che ha dovuto fare un passo importante verso il ragazzo visto l’exploit di Castrovilli in questo inizio di stagione e quel vecchio contratto con scadenza 2021. Gaetano dunque proseguirà la sua crescita in maglia viola con grande soddisfazione di tutte le parti in causa.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Francesco Zei