Empoli-Fiorentina, derby dell’Arno e della Città Metropolitana. Sfottò reciproci e una sfida interessante in chiave classifica
Snobbato nel capoluogo, ma sentitissimo in provincia. Stavolta però il derby dell’Arno tra Empoli e Fiorentina – a dispetto di quella che è l’attesa delle due tifoserie – non mette in palio solo la supremazia (simbolica) a livello calcistico nella città metropolitana, ma anche tre punti che possono corroborare, nel caso degli azzurri, o rivitalizzare, per ciò che riguarda i viola, una classifica che in Serie A per i due club è partita in modo opposto. Così scrive La Nazione.
RIVALITA’. Bene, benissimo l’Empoli, che ha messo in cascina punti buoni per la salvezza, e a piccoli sprazzi per la Fiorentina che, dopo tre pareggi di fila ha trovato in Gudmundsson il giocatore che che può far sognare i tifosi. Il tutto senza mettere da parte una rivalità nata a metà degli anni ’80 e quella sana dose di ironia che ha sempre contraddistinto due città goliardiche fino al midollo nate con la passione per il calcio: dalle battute sui carciofi a quelle sulla bistecca, dalle frecciate sullo «stadio dell’Ikea», ai punti in classifica che separavano viola e azzurri l’anno della penalizzazione della Fiorentina con Calciopoli («Ci corre più punti che chilometri»). Stavolta sembra quasi un derby vero, che propone una posta in palio più alta del solito.
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Redazione LaViola.it