La trattativa fra Unipol e Toscana Aeroporti per il passaggio di proprietà dei 168 ettari dell’area di Castello c’è e va avanti. Per la precisione, siamo alle battute finali: il ritardo della chiusura è legato a motivi tecnici e non a un’ipotizzata brusca rottura del dialogo. Così scrive La Nazione. E’ un passaggio fondamentale per il futuro del nuovo stadio della Fiorentina. Dalle due parti c’è la ferma volontà di chiudere la partita in tempi rapidi. Toscana Aeroporti non ha intenzione di perdere tempo: in autunno via ai lavori, quando arriveranno i permessi dalla conferenza dei servizi.
Anche l’ultimo ricorso al Tar, con cui Unipol ha impugnato il decreto di Via – così come era avvenuto verso tutti i precedenti atti relativi allo sviluppo dell’area di Castello – non è stato presentato in qualità di dichiarazione di guerra. Non è un ricorso contro, ma difensivo. Un atto dovuto, presentato a tutela degli interessi del gruppo. Al momento in cui le due società chiuderanno la trattativa, i ricorsi ancora pendenti saranno ritirati dalla società bolognese. Entro la primavera si dovrebbe chiudere, a meno di colpi di scena, la trattativa con Unipol per permettere di posare la prima pietra dell’aeroporto entro l’autunno.
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Redazione LaViola.it