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Aquilani: “Iachini mi sta dando tanto. La situazione ci sta mettendo alla prova”

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L’ex centrocampista, oggi nello staff della Fiorentina, parla del suo rapporto con Iachini e di come sta affrontando questo periodo d’isolamento

Alberto Aquilani, ex allenatore dell’Under 18 viola e oggi nel team tecnico di Beppe Iachini, ha parlato a Roma TV dell’emergenza coronavirus e della sua esperienza in viola:

EMERGENZA. Nessuno di noi poteva aspettarsi qualcosa del genere, ci sta mettendo tutti alla prova. C’è gente che sta soffrendo davvero tanto. Un applauso ai medici, agli infermieri, gente che sta rischiando la vita per aiutare chi è in difficoltà. Siamo poco abituati a fermarci e a pensare a cose cui non diamo il giusto valore”.

QUARANTENA. Come passo la giornata? Non faccio niente di così entusiasmante, cerco di fare sport anche rimanendo in casa, altrimenti mangi e basta. Poi vedo film, serie tv, gioco alla playstation, faccio videochiamate, parlo di più con gente che prima chiamavo meno. Poi mangio, rimangio, e ho scoperto Instagram. In questi giorni ho fatto qualche diretta, rimanendo in contatto con persone alle quali voglio bene”.

ESPERIENZA ALLA FIORENTINA.Quando ho smesso di giocare, avevo già l’idea di lanciarmi in questa avventura. Ho avuto la fortuna di essere allenato da grandi allenatori e, negli ultimi anni di carriera, ho preso appunti, ho cercato di apprendere. Mi sono poi fatto un’idea mia ovviamente. Ho iniziato dagli U18 e con i ragazzi il mio intento era di migliorarli come calciatori e come uomini. Oggi, facendo il collaboratore tecnico della prima squadra, gli obiettivi sono diversi. Ho la fortuna di lavorare con Iachini, che mi sta dando tanto. Cerco di avere una mia filosofia, di proporre un calcio positivo, cercare un fraseggio per avere la palla. Se la palla ce l’hai tu, gli avversari hanno meno possibilità. Ho un’idea più di costruzione”.

ZANIOLO.Un potenziale fuoriclasse, ha una forza sulle gambe che non è normale per un giocatore della sua età. Mi ha impressionato fin dall’esordio al Bernabeu. Quando hai quelle doti, è tutto più facile. Abbina a questa forza alcune giocate da campione. Per diventare un top deve avere più continuità, fare più gol e più giocate decisive”.

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