Le dichiarazioni del collaboratore di Iachini Alberto Aquilani tra ricordi e presente della Fiorentina
Alberto Aquilani, ex centrocampista e attualmente membro dello staff di Iachini alla Fiorentina, ha parlato a Sky Sport:
SPES MONTESACRO.“Non avevo nessuna intenzione di acquistare una squadra di calcio. Quando c’è stata questa opportunità me lo sono sentito dentro. Avevo riconoscenza per quella squadra del mio quartiere, dove vivono ancora i miri genitori, e che mi ha permesso di fare una carriera importante. Una scelta di cuore. Le emozioni che mi sta dando sono al di sopra di quelle che mi aspettavo. Rivedere i ragazzi che vengono lì e provano a sognare come facevo io è un’emozione forte”.
TRE GIOCATORI PIÙ FORTI. “Totti, Ibrahimovic e Gerrard sono i tre più forti con cui ho giocato. Da avversari sicuramente Messi, Cristiano Ronaldo e Zidane o Ronaldo”.
FIORENTINA. “La Fiorentina oggi è in mano di persone straordinarie che hanno voglia, esuberanza e passione per il calcio e la città di Firenze che è senza limiti. Questo per tutti i tifosi della Fiorentina e per noi che ci lavoriamo all’interno è la garanzia più grande. Con Pizarro e Borja sono stati tre anni straordinari e c’erano giocatori incredibili. Non so se si può ripetere quello che è stato fatto, ma con giocatori e ambizioni diverse, sicuramente la Fiorentina può tornare a essere grande”.
CENTROCAMPO VIOLA. “Contro il Genoa ne avevo segnati 4 di gol e me ne hanno annullato uno buono. Avevo fatto poker ma è stata una casualità (ride, ndr). Quel centrocampo con Pizarro e Borja Valero ha una storia particolare. Quando sono arrivato a Firenze c’era una squadra completamente smontata da un percorso brutto e la gente non era contenta. Erano andati via tutti. Io arrivai per primo lì convinto da Montella, Pradè e Macia, dopo arrivarono Borja Valero e Pizarro. Tutti si chiedevano come potessimo fare a coesistere, ma la forza di quella squadra era proprio l’equilibrio tra una fase difensiva non proprio così forte con il palleggio: quella è stata la chiave. Montella ci ha fatto giocare insieme ma c’erano anche altri giocatori come Mati Fernandez e Ambrosini. L’idea comunque era sempre quella ed era un’idea abbastanza rivoluzionaria”.
RIMPIANTI. “Per gli infortuni che ho avuto magari potrei dire che avrei potuto fare un po’ di più. Io credo che di aver ottenuto quello che ho dato. Forse avrei potuto dare di più perché soprattutto i primi anni di carriera c’era un’attenzione su di me incredibile. Se rileggo alcuni articoli del 2006 ancora mi vengono i brividi. Se analizzo tutto, cose belle e negative, le scelte che ho fatto, dico che ho avuto quello che ho dato. Il livello più o meno è quello”.
ALLENARE LA ROMA. “Oggi sono in una società dove sono stimato e dove sono contentissimo. Una società con delle ambizioni che in poche hanno in Italia. A chi mi chiede se sono legato alla Roma io gli dico che è ovvio: come faccio a rinnegare una società che mi ha dato tutto? L’affetto per la Roma rimane come è giusto che sia. Oggi però non ci penso perché sono alla Fiorentina”.

Di
Redazione LaViola.it