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Aprire un ciclo e scalare la classifica: l’ambizione di Italiano. Con un legame già profondo con Firenze

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Le parole al miele del tecnico e la grande voglia di superare… l’Atalanta. Non solo nel confronto diretto, ma anche come modello calcistico

Una sfida che va oltre i 90 minuti del campo. Negli ultimi anni l’Atalanta è stata per la Fiorentina un esempio a cui guardare, da cui prendere i migliori principi che hanno portato il club di Bergamo ai vertici del calcio italiano e una presenza fissa in campo europeo. Al di là di una rivalità sportiva crescente negli ultimi anni, e al netto di una storia che invece ha spesso relegato i nerazzurri a guardare le spalle ai viola, dalla stessa società di Commisso sono spesso arrivati riferimenti nei confronti del club di Percassi. Che con la qualità delle scelte ha saputo creare qualcosa di sportivamente eccezionale. Di poco fa la notizia della cessione del 55% dell’Atalanta a investitori stranieri, mentre la Fiorentina, sul campo, proverà domani a colmare le distanze. In classifica e non solo.

COME L’ATALANTA. La conferma è arrivata dalle parole di Italiano. Tecnico che, come fece Gasperini a Bergamo all’inizio del suo ciclo, ha cambiato le prospettive dopo gli ultimi anni complicati. Ben quattordici punti in più in classifica rispetto alla scorsa stagione, gap colmato con squadre che parevano irraggiungibili e orizzonti pieni di ottime prospettive. Un’identità chiara e la consapevolezza di poter crescere ancora parecchio. “Se siamo stati capaci di fare prestazioni di livello con squadre come l’Atalanta vuol dire che stiamo diventando una squadra con una certa mentalità, con certi valori”, ha detto Italiano riferendosi alle due vittorie stagionali contro i nerazzurri. “Ora serve continuità, dobbiamo fare questo salto ulteriore perché ne abbiamo l’opportunità. È questione di consapevolezza, mentalità. Quella che ha l’Atalanta, che si qualifica per tre anni di fila in Champions. L’Atalanta qualche anno fa non era quella di ora, ci è arrivata in un percorso di crescita. È maturata tanto, società e calciatori. È un precorso difficile, ma lavorando e applicandosi sulla mentalità una squadra come la Fiorentina può crescere tanto. Non so dove potrà arrivare, ma ci sono tanti margini di miglioramento”.

SCONTRO DIRETTO (?). Eccolo, l’ulteriore riferimento all’Atalanta. Idee chiare e calcio propositivo. Quel che cerca e vuole Vincenzo Italiano. Alti e bassi in stagione, ma la Fiorentina è lì, in piena zona Europa. Un punto dalla Roma e tre dalla Lazio, ma con una partita da recuperare contro l’Udinese. Cinque invece i punti di distanza dall’Atalanta, con il confronto diretto domani al Franchi. Mentre la Juve (per ora 4°) è lontana 8 punti, ma ha giocato anche due partite in più. Insomma, distanze che possono tornare (abbastanza clamorosamente) a ridursi. Tanto che lo stesso Allegri ha fatto piuttosto rumore con le sue parole di ieri sera, dopo l’1-1 nel derby con il Torino:Corsa Champions? E’ rientrata sicuramente la Lazio e poi occhio alla Fiorentina: vediamo che fa nelle prossime due partite“, le parole del tecnico bianconero.

AMBIZIONI. E Italiano? Non è certo rimasto impassibile. Anzi. E l’allenatore viola, anziché allontanare le pressioni, ha cavalcato l’entusiasmo e spinto forte sul tasto delle ambizioni. Come piace a lui: Ho sentito le parole di Allegri, mi hanno fatto piacere. Vuol dire che siamo nei pensieri delle altre squadre, siamo diventati temibili. Abbiamo due partite in meno rispetto alla Juve, chiaro che se dovessimo ottenere risultato pieno la classifica contro l’Atalanta questo ci proietterebbe in una situazione diversa rispetto a quella di adesso“. Insomma, il tecnico viola non si tira certo indietro. E rilancia sull’importanza della sfida di domani contro l’Atalanta.

LEGAME PROFONDO. Quell’Atalanta già battuta a Bergamo sia a settembre in campionato, sia dieci giorni fa in Coppa. La missione sarà difficile, ma tutt’altro che impossibile. Certo, servirà la miglior Fiorentina, non quella vista a Torino o contro la Lazio. Ma la posta in palio è davvero alta. Con questa stagione si può aprire un ciclo, Italiano lo sa. È ambizioso e non lo nasconde. Anzi. Con il suo calcio e le sue idee ha contagiato Firenze. E il legame che sta nascendo con la piazza e con i tifosi è profondo: “Qui si lavora bene, mi piace questa passione che c’è intorno alla squadra”, le parole di Italiano.Ti spinge a dare sempre il massimo e a non mollare mai. Sapevo e sentivo di questo amore e affetto, ma vivendolo in prima persona ci si accorge che qui c’è qualcosa di straordinario. Ho cercato subito di creare un’identità forte, questa città e questa tifoseria ha bisogno di una squadra che vada in campo e dimostri forza, grande unione. Ci siamo riusciti, penso che questo i tifosi l’abbiano riconosciuto. Poi parlare di progetto a lungo termine nel calcio è sempre difficile, devi abbinare risultati e crescita. Ma penso che si possa costruire qualcosa di importante. Stiamo iniziando a conoscerci meglio con la società, a capirci l’uno con l’altra in maniera profonda. Vedremo come si evolverà. Ma lavorare in una piazza come questa per tutti gli allenatori e per chi fa calcio è una grande soddisfazione. Adoro vedere passione, attaccamento. Capisco nei momenti di difficoltà anche le critiche che arrivano, ci spronano a dare il massimo. Mi piace da impazzire lavorare in questo clima qui”. Parole al miele che riportano agli allenatori del passato (recente o meno) che sono riusciti davvero a costruire qualcosa di importante a Firenze. Creando un rapporto simbiotico con la piazza. Le premesse ci sono tutte, domani un’occasione ghiotta per scalare posizioni non solo in classifica.

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