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Appello alla città: con la Spal riempire il Franchi. Per i Della Valle grande chance

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Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, notte fiorentina, tra sabato e domenica, sono almeno trecento i tifosi che aspettano che al centro sportivo ‘Davide Astori’ arrivi la squadra viola. La Fiorentina che ha sudato sangue a Roma e che dopo una vita è riuscita a vincere contro Dzeko e compagni.

Tra i trecento che aspettano ci sono molti di quelli che avevano raggiunto l’Olimpico poche ore prima. Che avevano sofferto con Simeone e Benassi, che avevano chiamato i ragazzi terribili sono i gradoni di cemento dove troneggiava proprio la foto gigante di Astori e dove Pioli e i suoi ragazzi avevano ringraziato i propri tifosi, salutando come oramai comanda il cuore, portando la mano tesa alla testa, per rispetto del capitano, l’unico capitano che neppure la morte ha cancellato da cuori e campo. Baci e lacrime, perché questa piccola ed acerba Fiorentina gioca sul filo dell’amore. La vedi, la capisci e la rispetti. Densa di immagini che partono dall’anima. Come quella di Simeone, uscito dal campo, prosciugato, finito alle barbe, che però resta a bordo campo a urlare, a incitare i propri amici, altri ragazzi che giocano per la maglia e per il capitano sfortunato. E’ questa la Fiorentina che merita rispetto e che ha riconquistato Firenze.

Così nella notte al Centro sportivo, i ragazzi-tifosi, dopo i baci ai ragazzi-giocatori hanno lanciato uno slogan, domenica tutti al Franchi. Anche se la gara è a mezzogiorno e mezzo, anche se ci sarà da saltare il pranzo domenicale, tutti al Franchi (sfruttando anche le iniziative con gli sconti promossi dalla società la scorsa settimana) perché la Fiorentina babies lo merita. Perché ha cuore, perché gioca per amore e rispetto e una squadra così non può essere lasciata sola. E poi i ragazzi terribili hanno creato l’incredibile possibilità di lottare ancora per l’Europa. Sarà difficilissimo, una vera impresa, ma non bisogna avere incertezze quando si può provare a camminare sulla via dei sogni. Dunque mobilitazione cittadina e tifo incessante per rispetto di questi ragazzi che hanno il cuore di un bambino e l’animo di un guerriero.

Si tratta di amore che confina stretto con il rispetto di un accordo siglato a luglio scorso, a Moena, quando un gruppetto di leader del Unonoveduesei, il club centrale della Fiesole, arrivò a Moena offrendo un accordo secondo il quale se la squadra lottava con ogni forza, al di là dei risultati, la curva non l’avrebbe mai lasciata sola. Promessa in grandissima parte rispettata. Un amore venuto da lontano, come tutti gli amori con qualche momento di difficoltà, ma sempre dentro la voglia di non tradirsi. Ed è ancora così, una sola Fiorentina, quella di Pioli, e una sola Firenze. Quello che ci voleva per provare a cancellare le tante divisioni di questi ultimi periodi. Certo Corvino ha lavorato bene, portando in viola nonostante l’azzeramento del debito e il taglio drastico degli stipendi, dei ragazzi bravi dentro oltre che positivi in campo. Ragazzi che hanno raccolto immediatamente il messaggio dato da Astori, il vero leader portato via in una notte maledetta a Udine. E così patto nel patto, tutti per uno e tutti per una Fiorentina coraggiosa.

Nessuno chiede niente, ma i fratelli Della Valle farebbero un grave errore se non cogliessero l’occasione di unirsi alla gente e alla squadra in questo momento dolorosamente magico. E molti si aspettano, proprio nei prossimi giorni, il ritorno a Firenze dei padroni del club per un gesto di unità e di rilancio futuro. E’ il momento giusto, un momento da non perdere.

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