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Antony, Isco e la mano di Pellegrini. I segreti del Betis nella bolgia del Villamarin

manuel pellegrini

La capacità migliore del club biancoverde è rilanciare i talenti svalutati: ci sono anche Bartra, Natan e Lo Celso

Cinque chilometri dividono il Benito Villamarin, stadio del Betis, dal Ramon Sanchez Pizjuan, quello del Siviglia. Ma tra nomi altisonanti, curiosità e numeri, il vero asso nella manica della prossima avversaria della Fiorentina nella semifinale di Conference League, è la capacità di rivitalizzare calciatori talentuosi che sembravano a fine corsa, scrive il Corriere Fiorentino.

RIVALUTATI. «Noi qui ci concentriamo su quelli che definiamo giocatori svalutati, cioè analizziamo i dati di calciatori che hanno raggiunto momenti e picchi molto alti, ma che per vari motivi hanno ridotto le loro prestazioni. Il caso di Antony è esplicativo: si è integrato rapidamente nel nostro progetto, anche perché l’abbiamo messo dentro fin dall’inizio, e così ha recuperato quelli che erano i suoi standard di un tempo», ha dichiarato il direttore sportivo del club andaluso, Manuel Fajardo intervistato da Radio Marca. Isco (ex Real Madrid e Siviglia) e Antony (ex Ajax e Manchester United), appunto, su tutti, ma ci sono anche Diego Llorente (ex Roma), Natan (ex Napoli), Marc Bartra (ex Barcellona e Borussia Dortmund), Pablo Fornals (ex West Ham) e Giovanni Lo Celso (ex PSG e Tottenham), giocatori che sembravano destinati a rimanere fuori dal calcio di altissimo livello e che invece stanno risorgendo a nuova vita, trasformando a loro volta il Betis.

IN CAMPO E FUORI. La mano è quella di Manuel Pellegrini, cileno di 71 anni, allenatore di lungo corso che ha nella sua bacheca 11 trofei, di cui 3 internazionali: questa è la sua quinta stagione sulla panchina andalusa. In campo predilige il 4-2-3-1 con due mediani davanti alla difesa, tre sottopunte e un attaccante mobile, il bomber è Cedric Bakambu, francese naturalizzato congolese, autore, fino a ora, di 10 reti; Isco ne ha segnati 9 e Lo Celso 8. Una delle doti migliori di Pellegrini è di lasciare liberi di esprimersi i calciatori di maggiore talento, tanto che nelle sue mani Riquelme, Pepito Rossi e Joaquin, tra gli altri, hanno raggiunto picchi di rendimento mai replicati dopo. In società c’è l’ex viola Joaquin, il quale sogna di diventare presidente. Il Villamarin, inaugurato nel 1929, è una bolgia da 60mila spettatori, che ne fanno il quarto stadio più grande della Spagna.

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