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Antognoni-Rui Costa e la bellezza del dieci viola

I due si sono rincontrati a New York prima di Fiorentina-Benfica, fu Giancarlo nel 1994 a portare il portoghese a Firenze

In campo non si sono mai incrociati, ma le loro storie sono inseparabili. Era il 1994 quando Giancarlo Antognoni, dirigente della Fiorentina, caldeggiò l’acquisto di un giovane e promettente fantasista portoghese: Manuel Rui Costa. Dalla stima calcistica è nato un rapporto di amicizia sincera che va avanti da venticinque anni.

A New York, dopo tanto tempo, si sono abbracciati. Avversari in FiorentinaBenfica, ma mai nemici. Il primo contatto, come riporta il Corriere Fiorentino, è avvenuto in albergo, lontano dalle telecamere e dai tifosi. Poi si sono ritrovati allo stadio prima della sfida e, a fine primo tempo, si sono scambiati le maglie dei club per cui lavorano. «Il nostro bel rapporto durerà tutta la vita, Giancarlo è un amico. So quanto tiene alla Viola», ha raccontato Rui Costa a fine partita. Antognoni ha poi risposto su Instagram, con un post in cui campeggia la foto di un loro abbraccio. «È sempre bello ritrovare un grande numero dieci con il quale ho condiviso anni stupendi alla Fiorentina».

In campo hanno onorato magnificamente la maglia viola col dieci, una volta lasciata l’attività agonistica hanno saputo reinventarsi in un ruolo simile. Antognoni, durante la gestione Cecchi Gori, arrivò a coprire il ruolo di direttore generale. Prestava ovviamente un occhio di riguardo agli aspetti sportivi. Rui Costa fin dal 2008, anni in cui ha smesso di giocare, è diventare il responsabile del mercato del Benfica. Una carica che non ha mai lasciato, nemmeno per un giorno. E pensare che le occasioni per tornare a Firenze non sono mancate. Tre anni fa, dopo il mancato approdo di Lisandro Lopez dal Benfica alla Fiorentina, l’ex presidente Mario Cognigni andò a Lisbona per ricucire il rapporto con lui. Nacque subito una profonda stima e, pochi mesi dopo, venne fatto un tentativo per farlo diventare dirigente viola.

Una suggestione rimasta tale. Pochi mesi dopo nell’organigramma viola invece rientrò Antognoni, lontano da quindici anni. Anche qualche settimana fa era circolata la voce di un ritorno a Firenze del portoghese: «Se ne è parlato tanto, ma io sono una figura importante qui al Benfica». Niente da fare, almeno per ora. In campo insieme non hanno mai giocato nemmeno un minuto, ma chissà: un giorno RuiAntognoni potrebbero lavorare insieme.

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