I tifosi spingono affinché la società trovi un accordo, e un ruolo, adatto all’Unico 10 che altrimenti tra pochi giorni sarà fuori
Quando i simboli si sovrappongono, succede che il volto di Giancarlo Antognoni, «bandiera» della Fiorentina, e Ponte Vecchio, icona della città di Firenze finiscano persino per sovrapporsi. E’ successo nel torrido pomeriggio di ieri, quando giusto alle spalle del monumento a Benvenuto Cellini, è stato srotolato uno striscione, con stampata un’immagine dell’Antognoni calciatore e, subito sotto, un giglio, rosso. Nessuna firma, nessun nome a rivendicare la paternità del gesto. Perché di fatto si tratta dell’ennesima manifestazione d’affetto collettiva. Scrive La Nazione.
E l’amore si dimostra e basta, non si ostenta. Dopo gli striscioni comparsi al Franchi, la maglia con il 10 e la scritta «Antognoni» issata sotto la Curva Ferrovia, ieri c’è stato l’ennesima dimostrazione di stima nei confronti del dirigente viola. Il 30 giugno scade il contratto in essere. Che la Fiorentina gli abbia proposto un ruolo nel settore giovanile e nello scouting è ormai cosa nota. Adesso, però, a lanciare messaggi nemmeno difficili da interpretare è Firenze. E queste manifestazioni di ammirazione non hanno lasciato indifferente nemmeno lui, Giancarlo Antognoni.
Lo ha detto l’altra sera in Piazza della Signoria che il rispetto dei fiorentini ha imparato a conoscerlo dal ’72
Quando è arrivato per la prima volta in riva all’Arno e, in qualche modo, lo ha ribadito anche a mezzo social ieri. «Anche il Ponte Vecchio si ricorda di me. Grazie» ha postato accanto a tre cuori viola. Poche ore prima, invece, sotto un altro post, a scrivergli innescando un curioso siparietto era stato Vlahovic. «Unico 10» gli ha scritto l’attaccante serbo. «Unico 9» ha replicato il dirigente viola. Un riconoscimento reciproco, il loro.
Da una parte il nuovo che avanza, Dusan, che celebra la storia. Dall’altra, la «bandiera» che rende merito al centravanti da 21 gol nell’ultima stagione grazie a cui la Fiorentina ha costruito i presupposti della salvezza.
Intanto, il tempo scorre e da qui al 30 giugno prossimo dovrà essere chiarita la vicenda relativa alla permanenza in società del dirigente. Lo chiede anche la città. Lo ha ribadito, ieri, anche Federico De Sinopoli, presidente dell’Associazione Tifosi Fiorentini: «C’è un valore identitario, storico, che viene prima di tutto – ha detto -. Antognoni lo rappresenta in pieno e deve stare dentro alla società».

Di
Redazione LaViola.it