Viaggio della Gazzetta dello Sport intorno al ruolo del trequartista, l’amato numero 10
In questo contesto si inserisce una lunga intervista a Giancarlo Antognoni: “Ero un 8 e mezzo. Giocavo sulla trequarti ma partivo spesso da dietro. Dicevano che ero un regista, ma ero un trequartista. Marcavo un centrocampista rivale, coprivo, poi ricevevo palla e inventavo. Con Bearzot ero quasi una mezzala. Ma cercavo il gol e mi piaceva tirare da fuori, ero bravo. Sì, credo che oggi giocherei a centrocampo. E mi troverei bene”.
Chi è un 10 vecchi tempi?
“Dybala ha tantissimo di Platini, anche se forse è più punta. Potrebbe fare il secondo attaccante. Ma qualcuno in Serie A c’è, tipo Pellegrini”.
Le piace?
“Molto. Mi ricorda… Antognoni. Sa fare il centrocampista ma anche il rifinitore, è un 10 a tutto campo”.
Si dice un gran bene di Baldanzi e Fazzini all’Empoli.
“Baldanzi ha i numeri del trequartista. Fazzini è più di rottura che di costruzione, lo vedo con Baldanzi. Può fare il trequartista Castrovilli quando sta bene”.
Il più forte oggi?
“Naturalmente De Bruyne. Ma naturalmente viene inquadrato in un ruolo. Platini faceva quello che voleva. Oggi la squadra non si costruisce più attorno ai grandi giocatori”.
Di
Redazione LaViola.it