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Parla ancora così il club manager della Fiorentina Giancarlo Antognoni, del capitano viola alla Gazzetta Dello Sport: Astori ha fatto innamorare una città “Perché viveva la quotidianità. Lo potevi trovare al bar con la piccola Vittoria al collo. Era disponibile per qualsiasi iniziativa di solidarietà. Era coinvolto con l’associazione Cure Children. Hanno inaugurato un centro a suo nome in Africa. Il calcio come dovrebbe ricordare Astori? “Penso a un premio legato al fair-play. La Fiorentina dedicherà a Davide il centro sportivo per i giovani. E nel nuovo stadio dovrà esserci una stanza dedicata a quel muro d’amore che i tifosi hanno creato allo stadio Franchi dopo la tragedia. Sciarpe, maglie, disegni. Testimonianze commuoventi”. L’Astori calciatore? “Era forte. Non sembrava un difensore, aveva un piede raffinato. Lui non buttava mai via la palla”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it