Antognoni: “Approccio iniziale sbagliato? Può succedere, ma non è comprensibile. Ripartire da secondo tempo di Milano”

Giancarlo Antognoni ha parlato, a margine della presentazione del libro Democracia Futebol Club, ai microfoni di Radio Bruno: “Fiorentina fallisce l’approccio iniziale? E’ mancato solo in queste ultime due partite. Le altre partite le ha giocate dall’inizio, già prima di subire gol. Può succedere, anche se non è molto comprensibile. Perez? L’allenatore ha deciso di inserirlo in quel momento, anche se aveva in panchina altrettanto bravi. Però ha voluto far esordire questo ragazzo a San Siro, che comunque la sua figura l’ha fatta. La reazione del secondo tempo è stata molto importante nonostante l’inferiorità numerica: occorre ripartire da qui, anche se i primi venti minuti sono stati negativi. Caso rinnovo Gonzalo? Chiedete a Corvino. Credo che il problema sia la durata del contratto e la questione economica, non credo dipenda dal fatto che la società voglia confermarlo o meno. Chiesa? Ha giocato diverse partite, Sousa lo tiene molto in considerazione. E’ cresciuto molto nell’ultimo periodo, sicuramente l’esperienza in Serie A lo ha aiutato molto nella crescita”.

“Ventura? Credo che convochi i migliori che ci sono in questo momento. Sicuramente giovani interessanti, provenienti dall’under 21, ma anche giocatori che erano stati lasciati da parte, come Lapadula. Penso comunque che le convocazioni siano state azzeccate: sono i migliori giovani in campionato. Filotto possibile per i viola? L’anno scorso è partita benissimo nella prima fase e nella seconda un po’ meno; quest’anno l’esatto contrario. La classifica è comunque buona, considerando la partita da recuperare, e credo che Sousa abbia trovato la quadra. Bernardeschi? Parla il campo per lui: in questo ultimo periodo sta giocando bene, segnando reti importanti che hanno permesso alla Fiorentina di vincere le partite. Il suo futuro lo deciderà la società. Credo che resterà a Firenze per altri anni, poi si vedrà: il calcio lo conoscete. Socrates? purtroppo quando è arrivato ero infortunato, quindi l’ho vissuto solo esternamente e non in campo. Secondo me era un giocatore importante per il Brasile, per la Fiorentina ha trovato quelle difficoltà che si possono a trovare a 29 anni in un campionato diverso come quello italiano”.