Rassegna Stampa
Andrea Della Valle vuole tenersi stretto Bernardeschi
Accanto al frullatore-stadio c’è anche la macedonia Fiorentina, che intesa come squadra è in una posizione grigiastra e intesa come società sta cercando di programmare le mosse in attesa di capire chi sarà il prossimo allenatore. A proposito di mosse, quella su Bernardeschi (in scadenza di contratto nel 2019) interessa parecchio, essendo il giocatore già al centro di numerose voci di mercato. Quindi, prima la Fiorentina prolunga il contratto e meglio è.
Andrea Della Valle risponde alle sollecitazioni su Bernardeschi esprimendo un concetto chiaro: «A giugno ci occuperemo del rinnovo di Bernardeschi. Come? Semplice, ci siederemo a un tavolo e proveremo a blindare il giocatore, come è successo in altri casi». Bernardeschi guadagna un milione all’anno (più bonus), ma non è questo il problema principale: avendo così tante squadre importanti che lo seguono, pretenderà di avere – in prospettiva abbastanza breve – possibilità di vincere anche a Firenze, oppure un ritocco economico logicamente in linea con le tentazioni estere.
Sul tema della clausola rescissoria il confronto probabilmente non sarà semplice, anche se per ora è improbabile parlare di cifre: non ci sono stati contatti in questo senso fra Corvino e il manager del giocatore, l’avvocato Giuseppe Bozzo. Tutto rimandato a giugno, anche se attraverso il suo presidente onorario la Fiorentina ha espresso una posizione molto chiara.
Tema caldissimo, anche se nel frattempo la Fiorentina dovrebbe provare a raggiungere altri risultati. Finché c’è calcio c’è speranza, pur esendo minime le chances. ADV comunque ha l’aria di chi sull’argomento non accetta rassegnazione, né alibi di classifica troppo lunga per essere accorciata: «Ora dovbbiamo pensare al campo e al nostro finale di stagione. Non è vero che non ci sono obiettivi, sappiamo che sarà difficile raggiungerli, ma dobbiamo lottare per centrare l’Uefa. Non so se la raggiungeremo, ma voglio che nessuno molli e soprattutto voglio vedere giocatori che ci credono fino in fondo».
A proposito di come si sopravvive senza uno stadio di proprietà e/o risorse aggiuntive, ADV ha spiegato che le intenzioni della proprietà non sono cambiate: «In 15 anni siamo andati 2 volte in Champions, 4 in Uefa, e poi ci sono state due promozioni, i buoni piazzamenti in campionato. Cercheremo sempre di far sognare i nostri tifosi. Non abbiamo vinto trofei, per sfortuna o altro. Se togli qualche anno difficile, e se paragoni Firenze alle altre città per grandezza e livello economico, le altre piazze l’Europa non l’hanno mai vista. La nostra famiglia terrà sempre altissimo l’onore di questa città».