Ripartire. Niente sarà come prima ma bisogna andare avanti. Con il pensiero e il ricordo di Davide Astori ben presenti, ma ci viene imposto di proseguire. Giusto così. Le sensazioni vissute domenica scorsa ci accompagneranno per sempre. Tanta e sentita la partecipazione di Firenze. Non solo, tutto il calcio italiano, tutto il movimento si è stretto in questo delicato momento. Anche questo è stato un ‘miracolo’ di Davide Astori.
Il capitano viola ha lasciato un seme da coltivare. Non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione. Quello che si è vissuto domenica è stato qualcosa di incredibile. Eppure è successo. Significa tanto. Dimostra che nel mondo del pallone c’è qualcosa di buono. Non solo offese e cori contro. Esiste un modo per far si che durante le gare non si tiri fuori solo il peggio.
Questa immane tragedia ha riavvicinato la famiglia Della Valle alla città. Alla squadra. Cosa molto più importante è che la loro presenza proseguirà anche nei prossimi mesi. Forse un nuovo inizio è davvero possibile. Due parti che fino a qualche settimana fa erano distanti adesso non lo sono più. Il prezzo è stato alto. Altissimo. In nome dell’eterno capitano non disperdiamo tutto questo potenziale. Città, tifoseria, proprietà e squadra, tutti uniti per il bene della maglia viola. Chiarezza e spirito di sacrificio gli elementi basilari. Questa forse è l’ultima occasione per ripartire insieme. Lasciando da parte il passato. Ci deve essere un rapporto diverso da ambo le parti. Il seme lasciato da Astori merita di essere curato, ognuno secondo i propri compiti e mansioni. Da lassù poi Davide continuerà ad aiutarci.
Di
Lorenzo Matteucci