Le conseguenze del comunicato della Fiorentina che apre alla cessione della società non si arresteranno per giorni e giorni. Tra chi cerca di analizzare l’attuale situazione economica societaria, chi comincia ad ipotizzare in che mani potrebbe finire la Fiorentina, fino ad arrivare a coloro (tanti) che esprimono la propria opinione sul comportamento dei Della Valle. Le opinioni si sprecano, suddivise tra chi supporta la decisione degli imprenditori marchigiani, esasperati dalle continue ed eccessive critiche piovutegli addosso, e chi ritiene che il loro comunicato sia una bieca provocazione, uno sfogo di rabbia incomprensibile.
Il punto, però, è sempre lo stesso: alla fine chi rischia di rimetterci di più è la Fiorentina. Il futuro nel lungo periodo è incerto e ad oggi impossibile da prevedere, quello nel breve periodo non deve essere intaccato dall’incognita di un’eventuale cessione che, se avverrà, non potrà materializzarsi da un giorno all’altro. Perciò ecco il calciomercato estivo, passato in secondo piano in virtù della bomba lanciata dalla proprietà ma che procede spedito sottotraccia. In entrata, la Fiorentina ha concluso qualche operazione probabilmente intavolata in tempi di calciomercato chiuso. Ma ad oggi Corvino sta concentrando tutte le sue forze sui tre fronti caldissimi in uscita.
Bernardeschi due giorni fa ha concluso il suo Europeo. La deadline fissata per conoscere la risposta di Federico sulla proposta di prolungamento contrattuale, che appare ormai scontata, è giunta. Il ragazzo non rinnoverà e di conseguenza la Fiorentina sta cercando di trovare il miglior offerente: forte del buon Europeo disputato da Berna, Corvino cerca di alzare il prezzo per riuscire a ricavare 50 milioni di euro dal talento di Carrara. Anche se fosse la Juve ad offrirli.
Sul fronte Kalinic ieri ci sono state novità: l’incontro Corvino-Erceg (agente del croato) a Milano è un primo passo verso la cessione di Nikola, con il Milan prima (ma non unica) interessata. Anche perché manca l’accordo tra rossoneri e gigliati, con una distanza tra domanda e offerta di quasi 10 milioni. Vedremo se alla fine Corvino si convincerà ad accettare una contropartita per colmare il gap, che in tal caso risponderebbe al nome di Bertolacci.
Per quanto concerne Borja Valero, tutto tace. Dopo che i giornali davano l’affare per chiuso una settimana fa, nessuna notizia giunge né dall’entourage del giocatore né dalla società. Società che si era esposta con il volto del presidente Cognigni, dichiarando come la trattativa Valero-Inter fosse una “bufala”; per poi venire tristemente smentita dall’incontro tra Corvino e Ausilio (il ds dei nerazzurri). Il giochino sta durando fin troppo, il popolo viola vuole che i protagonisti svelino le reali motivazioni per le quali il giocatore più amato dalla città sarebbe in procinto di lasciare Firenze.
Definite almeno due di queste tre situazioni, il mercato in entrata si accenderà, e Corvino avrà sulle spalle l’arduo compito di riuscire a strappare qualche sorriso ai tifosi viola malcontenti. E anche a Stefano Pioli, che nonostante il rischio di perdere tre giocatori cardine e la messa in vendita della società risulta essere tranquillo e fiducioso per l’inizio della sua avventura da allenatore in Fiorentina. Tuttavia, il 9 luglio si parte per Moena, ed il tecnico avrebbe sicuramente piacere di non ritrovarsi in rosa tanti giovani di prospettiva ancora acerbi e pochi giocatori pronti a vestire la maglia da titolare nella stagione 2017-2018.
Di
Marco Zanini