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Rassegna Stampa

Ancora nebbie sul futuro. Il secondo lotto è un rebus. I viola studiano il dossier

Nuovo Franchi Stadio

Si cerca di chiudere gli interventi di restyling in tempo per la candidatura di Firenze a Euro 2032. Manca il cronoprogramma del secondo lotto

Il progetto di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, emblema architettonico firmato Nervi, si conferma uno dei nodi più complessi della legislatura della sindaca Sara Funaro. Con la scadenza del 2026 fissata per il completamento del primo lotto e il 2029 come obiettivo finale, i cantieri procedono con un cronoprogramma ancora incerto, aggravato dalla recente revoca di 55 milioni di euro da parte del Consiglio di Stato. Così scrive La Nazione.

Il primo lotto: centenario e nuova Fiesole

La priorità è completare entro il 2026 il primo blocco dei lavori, che include la nuova Curva Fiesole coperta, una parte della Maratona e aree dedicate ai tifosi. La Fiorentina, per voce del direttore generale Alessandro Ferrari, ribadisce l’intenzione di collaborare, ma solo dopo aver ricevuto chiarezza sulle tempistiche e i dettagli finanziari.

Vogliamo comprendere tutte le informazioni per valutare un eventuale intervento“, ha dichiarato Ferrari, sottolineando la necessità di accelerare i lavori per rispettare le scadenze e dare il via alla seconda fase, che rimane avvolta da una ‘coltre di nebbia’.

Il secondo lotto e il nodo finanziamenti

Il secondo lotto, da completare entro il 2029, prevede interventi più complessi:

  • Nuova Curva Ferrovia.
  • Ampliamento delle coperture.
  • Creazione di aree hospitality.

Il costo complessivo stimato supera i 100 milioni di euro. Rocco Commisso, patron della Fiorentina, si è detto disposto a investire 50 milioni tramite un project financing, ma a precise condizioni: concessione dello stadio per 40 anni, controllo totale degli eventi extra-calcistici (come concerti e manifestazioni) e gestione autonoma degli introiti.

Il Comune punta a coprire il restante finanziamento attraverso una combinazione di fonti:

  • 20 milioni dalla Regione Toscana.
  • 20 milioni da Comune e Città Metropolitana.
  • 10 milioni dal Ministero dello Sport, subordinati alla candidatura di Firenze per gli Europei 2032.

In alternativa, si valuta l’uso di fondi per le periferie già stanziati da Palazzo Chigi.

Rinnovato dialogo tra Comune e club

La collaborazione tra il Comune e la Fiorentina, precedentemente ostacolata da tensioni durante la giunta Nardella, sembra essersi avviata verso un nuovo corso. Il canale aperto tra la sindaca Funaro e Catherine Commisso, moglie del presidente, ha contribuito a distendere i rapporti, portando a un dialogo più costruttivo.

Un progetto strategico per Euro 2032

La riqualificazione del Franchi non è solo una questione cittadina, ma una carta strategica per promuovere Firenze come una delle sedi degli Europei 2032. La candidatura sarà valutata anche in base alla modernità e funzionalità degli impianti, rendendo il completamento del progetto cruciale per il futuro dello sport nella città.

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