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Ancora Montella: “Vlahovic lo sento mio, Pezzella straordinario. Ribery di grande aiuto”

Il tecnico della Fiorentina è soddisfatto al termine della partita pareggiata contro l’Inter per 1-1

Queste le parole di Vincenzo Montella in sala stampa: “Il calcio è questo, abbiamo subito il gol con Badelj fuori, il regolamento è un po’ strano. Siamo stati puniti in quell’unica circostanza. L’esultanza? Non ci stavamo a perdere, se avessimo segnato prima non avrei esultato così…“.

Su Vlahovic: “Sono felicissimo per lui. Ci ho puntato da subito l’anno scorso, anche quest’anno ho fatto così. Veniva da un momento di difficoltà, si farà e diventerà un grandissimo calciatore. Gli abbiamo chiesto più di quello che può dare un 2000. Ci parlo tanto, lo sento un mio ragazzo, sono felicissimo per lui. Ricordiamoci che il nostro obiettivo è far crescere i nostri giovani, come anche Ranieri e Sottil, che sto rivedendo bene. E’ chiaro che dobbiamo fare i punti veri, ma anche oggi abbiamo dato una risposta emozionale molto forte“.

Su Ribery: “E’ straordinario, molto coinvolto e molto partecipe. Ci è di grande aiuto, nel pre-partita è venuto negli spogliatoi, lo abbiamo tirato sù di morale“.

Sullo spirito messo in campo: “Noi al completo, con giocatori di personalità in campo, siamo un’altra squadra. Pezzella ha fatto una partita straordinaria, contro due dei più forti attaccanti europei. Sarebbe stato difficile accettare la sconfitta oggi. Mi gasa il fatto che si sia messo in campo qualcosa in più a livello emozionale“.

Meglio con le big: “Le grandi partite ti danno una concentrazione superiore, ma quando si diventa calciatori non si diventa calciatori se non si affrontano tutte le partite allo stesso livello. C’è chi chi arriva a farlo e chi no. Noi dobbiamo capire cosa abbiamo in mano, ci sembra di avere tanta roba a livello di giovani“.

Sul messaggio della squadra: “Il giocatore gioca per se stesso. Se vedo che un calciatore ha amor proprio per se stesso, l’allenatore, la squadra ed i tifosi è un grande valore. Io non andavo molto d’accordo con gli allenatori: non sono mai sceso in campo per difenderlo o per distruggerlo“.

Su Inter e Roma: “Temevo più l’Inter, per ovvie ragioni… Adesso temo più la prossima“.

Sul cambio di Chiesa: “Ha preso un pestone, è rimasto in campo con generosità. Ha preso un antidolorifico all’intervallo, poi vedevo che non stava bene e l’ho cambiato“.

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