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Ancora Milenkovic: “Cerco di imparare e di essere pronto. Bergamo? Mi servirà di lezione”

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Il difensore della Fiorentina, al Qs-La Nazione, parla della sua avventura a Firenze, dei compagni, del lavoro di Pioli e del suo futuro:

Chi l’ha colpita in Italia, a livello di difensori?: “Noi abbiamo Astori, Pezzella, Vitor Hugo. Sono esempi per me”.

Anche se il reparto non sempre funziona bene: dodici gol da palle inattive, l’ultimo a Bergamo. Petagna era ostacolato da Biraghi, dietro c’era lei: “E’ evidente che qualcosa non ha funzionato. Diciamo che i movimenti di due-tre giocatori nel meccanismo di difesa a zona non sono stati quelli ideali”.

E poi quella doppia ammonizione e il rosso finale: “Beh, il primo giallo secondo me poteva anche non starci, sono arrivato in scivolata e ho colpito prima il pallone, ma non ha senso protestare perché tanto non giocherò la prossima partita. Seconda ammonizione invece giustissima, sono stato ingenuo. Mi servirà, ho imparato”.

Ritorna sempre questo verbo: imparare: “Faccio un mestiere da privilegiati, perché noi calciatori viviamo in modo migliore rispetto a quasi tutte le persone. Ma anche nel nostro mondo servono, se così si possono chiamare, molti sacrifici e impegno costante. Solo così si può crescere”.

Per arrivare dove? “Spero che la mia sia una bella carriera, quello è ovvio, ma so bene che dovrò crescere un poco alla volta e con tanta umiltà. Il mio futuro lo deciderà la Fiorentina”.

Che ora è in undicesima posizione: “Ma Pioli sta facendo un buon lavoro, ci insegna ambizione e coerenza nelle scelte di gioco. Il gruppo è nuovo, ma la confidenza è molto alta e sicuramente migliorerà ancora. La maglia viola pesa tanto, ne siamo tutti consapevoli, e cercheremo di riavvicinarci all’Europa”.

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