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Altri temi trattati dall’ex amministratore delegato viola Sandro Mencucci alla Gazzetta Dello Sport: “La Fiorentina Women’s? “Avevamo un rapporto con l’ACF Firenze, vedevo ragazze professioniste nell’animo impegnarsi per una squadra che non aveva strutture ed era costretta a spostamenti disgraziati. Ebbi l’idea di farla nostra e svilupparla. Per primi abbiamo investito nel settore e ci sarà un calcio femminile pre e post Fiorentina dei Della Valle. Ci ridevano in faccia, oggi ci emulano. Il successo mondiale è straordinario e va alimentato per aumentare il numero di tesserate. E va creato un sistema per farne delle professioniste vere”.
17 anni di assemblea di Lega? “All’inizio c’erano uomini di sport, poi sono subentrati molti amministratori che cercano di ottenere più vantaggi economici possibili. La Fiorentina ha sempre avuto le sue idee, totalmente autonome. Non siamo mai stati schiavi né oppressori, magari siamo stati considerati scomodi”. Il contratto di Salah? “Salah arrivò dal Chelsea nell’affare Cuadrado. Era uno sconosciuto ma con le idee chiare: “Non sono un pacco postale, a fine stagione deciderò io il mio futuro”. Certo che noi avevamo il diritto d’acquisto, al contratto non mancava assolutamente nulla. Ma per trasformare un accordo di prestito in un accordo a titolo definitivo serve l’ok del giocatore e lui lo negò. L’errore fu non convocarlo prima di fine stagione con la promessa di un ingaggio top e prospettive solide”.
 
												
																					
 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														
Di
Redazione LaViola.it