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Ancora Mandragora: “Italiano ci dà forza. Io sono uno dei rigoristi. Firenze…”

Mandragora

Il centrocampista gigliato: “Sono contento di vincere partite più ‘sporche’ come col Verona. Metterei volentieri le radici a Firenze”

Rolando Mandragora, centrocampista della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Questa la seconda parte delle sue dichiarazioni (QUI LA PRIMA PARTE): “Italiano? Per tutti noi è uno stimolo. È una persona molto carismatica, che ha voglia di emergere, quasi vorrebbe giocare insieme a noi. Dà forza anche a noi. Mi dice di verticalizzare, di calciare, di servire l’assist a un compagno”.

COL VERONA MENO POSSESSO PALLA. “Secondo me sono accorgimenti che ci possono portare ad ottenere punti in maniera diversa. Dobbiamo sapere fare tutto: tenere la palla, essere più ‘sporchi’. Sono contento sia arrivato un risultato anche giocando così. Ovvio che non dobbiamo snaturarci del tutto, il gioco del mister prevedere che teniamo la palla, però se vinciamo delle partite così va più che bene”.

SULLA RIVELAZIONE KOUAME. “Sono devoto al lavoro, perciò la storia di Cristian mi fa molto piacere. Si impegna e ha voglia di fare, sono molto felice per lui. Tanti giocatori inespressi? Vivendo i compagni a 360°, cerchiamo sempre di essere di supporto a chi magari non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Come squadra, abbiamo il dovere e la voglia di aspettarli. Siamo insieme sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Nel momento in cui faranno bene sarà una doppia soddisfazione”.

SUGLI INFORTUNI. “Fanno parte del gioco. È chiaro che quando mancano tanti giocatori e giochi ogni tre giorni può essere un problema”.

NESSUN VIOLA NELLA NAZIONALE ITALIANA. “La non convocazione a quel punto diventa uno stimolo. Il ct deve fare le sue scelte, però noi siamo qui e le prestazioni con la Fiorentina ci possono portare in nazionale, che per qualsiasi giocatore è un orgoglio e una vetrina importante. Mancato Mondiale? È triste, è una brutta storia, però abbiamo il dovere di rialzarci”.

SUI RIGORI FALLITI. “Io possibile rigorista? Sì, non c’è nessun problema per me, posso candidarmi senza problemi tra i rigoristi. Poi ovviamente ragioniamo da squadra per i rigoristi, ma se me la sentissi di calciarne uno non credo ci sarebbero problemi per i miei compagni”.

SU CASEMIRO. “Mi piace molto il modo in cui gioca, vorrei seguire le sue orme”.

SULLA MEZZA IDEA DI METTERE RADICI A FIRENZE. “A Firenze si sta bene, io ho girato tanto nella mia carriera, metterei radici volentieri qui”.

SULLA CITTÀ.Ancora ho girato poco per la città, visto che giochiamo ogni tre giorni non ho avuto. Ho visto che il centro è frequentato molto da turisti, vorrei scoprire le zone frequentate dai fiorentini”.

 

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