L’esterno brasiliano della Fiorentina si racconta: “Non è stato facile dire a mia figlia che non poteva andare al parco. I miei compagni…”.
Si racconta a La Repubblica Dalbert Henrique, esterno brasiliano della Fiorentina: «Isolamento e Coronavirus? All’inizio ho avuto davvero paura: per la mia famiglia, per me, per i miei compagni. Certo, li ho sentiti e adesso per fortuna stanno bene. Anche loro non vedono l’ora che tutto questo finisca al più presto ma per far si che ciò accada è importante che tutti rispettino le regole e stiano a casa».
GIORNATE IN ISOLAMENTO. «Seguo il programma dello staff medico e tecnico e un’alimentazione corretta. Nel tempo libero poi leggo, guardo film e serie tv, gioco alla play station». Come ha spiegato tutto questo a Valentina, la sua figlia di quasi due anni? «Non è facile spiegare ad una bimba perché non può uscire e non può andare al parco. Le abbiamo provato a dire che ci sono tante persone che sono raffreddate, che hanno la febbre e, per non prenderla anche noi, è meglio che per un po’ stiamo a casa».
IDOLI DA BAMBINO. «Quando potevo cercavo di guardare in tv i miei idoli, vedevo il campionato italiano, quello spagnolo, quello inglese, la mia nazionale. Ho adorato Roberto Carlos, Ronaldo il Fenomeno, Ronaldinho e poi Marcelo. Lui è il mio idolo».
INFANZIA. «Eravamo una famiglia umile, ma molto unita. Abbiamo fatto tanti sacrifici ma ricordo di aver avuto un’infanzia felice, circondato dalle persone a me più care che non mi hanno mai fatto mancare nulla». Raccontano che da ragazzino caricava sacchi di patate sui camion per pagarsi gli allenamenti. «Vengo da una famiglia umile, i miei hanno sempre cercato di farci vivere in maniera dignitosa e li ringrazierò sempre ma io cercavo di fare la mia parte, di aiutare il più possibile».

Di
Redazione LaViola.it