Ancora Commisso: “Vinciamo contro la Juve! Chiesa è molto ‘quiet’, il suo futuro…”

Il tema Chiesa, quello relativo al mercato, la partita contro la Juventus subito dopo la sosta. Ecco altri temi trattati dal Presidente della Fiorentina

Nella lunga intervista di Rocco Commisso al Corriere Fiorentino, spazio anche per qualche altro tema, oltre a quello dello stadio (LEGGI QUI LE SUE PAROLE): “La Juventus? Ci sarò. Ora però devo tornare in America per affari».

È preoccupato per quella partita?
«Vediamo che succede ma dalla squadra al mister, da Pradè a Joe, tutti hanno il mio supporto, okay? Almeno fino a oggi… (ride, ndr )».

Presidente qual è stato il segreto per tenere Chiesa?
«Molto semplice, gli ho detto: “No, non si può».

E così è riuscito a mantenere la promessa che aveva fatto ai fiorentini. Ma lei ha fatto una promessa anche a Chiesa? Magari che costruirà una squadra con cui potrà lottare per grandi traguardi?
«Lasciamolo stare, adesso è impegnato in Nazionale. Con me è sempre stato bravissimo, sempre rispettoso con me e con mia moglie. Sia qui che a New York. Ognuno ha la sua personalità. Io sono uno che grida, anzi gridava, lui è più quiet ..»

Ma c’è un giocatore che sogna di portare alla Fiorentina? Qui si è parlato anche Ibra…
«Vorrei un giovane Joe… (ride, ndr ) A parte gli scherzi sogno di avere più italiani che possano partecipare alla nostra nazionale. Perché noi dobbiamo sempre essere davanti alla Germania (ride, ndr ). È la nemica mia!».

Parlando invece di Firenze: state pensando di prendere casa qui? Magari sua moglie…
«No, no, la signora si sta impegnando nello stadio (ride, ndr ). “Lascia stare a’ casa…”, mi dice. In realtà non abbiamo ancora avuto tempo…».

Certo che per ora non potete nemmeno camminare per strada…
(La moglie Catherine sospira) «Davvero, non si può proprio fare».

Magari potrebbe chiedere un po’ più di privacy…
«Ma no… è bello. Se vogliono scherzare con me non è un problema. “Grazie assai” mi dicono. Non ho fatto a botte con nessuno per ora, anche se con gli arbitri alla prima giornata… Ma non ho fatto polemica».

A proposito di sistema calcio, andrà anche in Lega o invece sarà un compito di Barone?
«Mah, lui mi dice che è un gran casino lì, un giorno ci andrò, ma quando torno vengo a vedere le partite, a stare con i miei giocatori. La Lega non è molto importante per me».

Invece starà spesso a Firenze…
«Già tre volte sono venuto, non mi dite che devo essere qui ogni settimana! Sai quanto lavoro ho a casa?!».

Affari, immaginiamo. A proposito di milioni, che effetto le ha fatto il primo mercato italiano?
«Incredibile. Noi abbiamo partivamo svantaggiati perché abbiamo avuto solo due mesi. Però posso dire che non mi piace molto il sistema dei procuratori, e la finestra è troppo lunga. Ormai siamo a quasi quattro mesi di trattative. Poi non mi piace il fatto che un procuratore ogni volta che sposta un giocatore debba prendere le commissioni così invece di fare un solo trasferimento in quattro stagioni, prova a farne una a ogni sessione di mercato. It’s not good secondo me, forse non si avranno più bandiere, forse sono romantico e troppo vecchio. Ma sarebbe bello se un giocatore venisse qui come fece Antognoni e restasse dieci anni».

Magari potrebbe esserlo Chiesa?
«Se vuol restare sì, ma sono i giocatori che comandano qui. E i contratti non valgono niente. Se giocano bene chiedono più soldi, ma nessuno viene mai a dire “ho giocato male, scendo nell’ingaggio».

Una domanda anche su Montella. Ci sono già i primi mugugni…
«Io mi aspettavo una partita peggiore contro il Napoli, ma migliore con il Genoa. Abbiamo perso entrambe, ma la delusione è stata che la seconda partita è stata peggiore della prima che a mio parere invece era stata eccellente. Adesso vediamo, ma noi vogliamo, io voglio, supportare Montella».

Prima di ripartire per gli Usa lascia un messaggio ai fiorentini in vista della Juve?
«Vinciamo e basta. Fate i bravi e no “Juve m…”».