Il presidente della Fiorentina: “L’Italia si renderà conto che le leggi debbano essere cambiate per permettere a gente come il sottoscritto di investire”
Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato ai microfoni di Espn. Questa la seconda parte della sua intervista (QUI la prima parte):
STADIO. “Negli ultimi anni siamo rimasti dietro ad altri campionati come la Premier, La Liga, la Bundes e La Ligue 1, mentre negli anni ’90 la Serie A era il top, con i migliori campioni. Se guardate i profitti dei migliori 20 club al mondo, negli ultimi 10 anni sono cresciuti tantissimo (vedi tabelle Deloitte in fondo all’articolo) . È gran parte di ciò, come nel caso lampante della Juventus, ciò è dovuto alla costruzione di infrastrutture come lo stadio di proprietà. Questo è un segnale importante di quanto sia fondamentale l’aggiunta di tali infrastrutture, che rappresentano una opportunità di guadagno continua durante tutti i giorni della settimana (e non sono una volta ogni due settimane). E un mezzo per controllare meglio anche la vendita di merchandising, così come ristoranti, un museo, un hotel, un centro convegni ecc”.
“La Fiorentina ad esempio faceva profitti maggiori 10 anni fa di quanti non ne faccia oggi. È passata dall’essere il 24° club più ricco al mondo, a circa il 50°. E la cosa che ho detto dal primo giorno in cui ho messo piede a Firenze è che sono arrivato per fare investimenti che possano far crescere non solo la Fiorentina ma anche tutto il calcio italiano. Giochiamo in uno stadio che è stato costruito negli anni ’30. Le macchine che sono state costruite in quegli anni non esistono neanche più. In Italia c’è un mezzo di trasporto eccezionale come il treno ad alta velocità, il che dimostra che c’è l’opportunità di investire se lo si vuole. Spero che con la crisi che si sta presentando e che si presenterà, l’Italia si renderà conto che le leggi debbano essere cambiate per permettere a gente come il sottoscritto di investire. Abbiamo già parlato con Malagò e Gravina, e c’è la sensazione che si possano fare dei cambiamenti in questo senso. Speriamo che anche il governo se ne renderà conto, anche perché questo creerà nuovi posti di lavoro e nuove entrate fiscali”.
IMPATTO SUI TIFOSI. “Il segreto del mio successo con i tifosi? Una delle prime cose che ho detto atterrato a Firenze è stata: ‘Chiamatemi Rocco’, così come fanno i miei 4500 dipendenti alla Mediacom. Sono una persona della strada e il mio successo nel mondo del lavoro non mi ha cambiato. Non sono arrivato per prendere soldi e andarmene, ma per investire (nei limiti del financial fair play). Per farlo lo stadio è fondamentale e la gente lo ha capito. Mi piacerebbe anche lasciarlo come ‘dono’ per la città, perché ovviamente non ci sarò per sempre ma la Fiorentina sì. Abbiamo fatto il più grosso investimento mai fatto nella storia del calcio italiano tra l’acquisto del club e quello del centro sportivo, che sarà il più grande del paese. E sono pronto ad investire ancora sullo stadio se si potrà fare fast, fast, fast e al giusto prezzo. Nella precedente gestione la Fiorentina non ha vinto trofei, e i tifosi vogliono tornare a farlo. Io voglio dar loro questa opportunità. Loro amano me e io amo loro”.
SQUADRA. “Essere costretti a vendere i campioni come Chiesa? Il mio sogno sarebbe quello di trasformare la Fiorentina nella squadra per la quale tutti i giocatori vogliono giocare, invece che la rampa di lancio per i giovani talenti. Chiesa sa quanto è amato da me e dalla città di Firenze. L’anno scorso aveva un accordo con la Juventus, ma ho promesso alla città che l’avrei tenuto e l’ho fatto. Allo stesso modo ho promesso a lui che ci saremmo seduti e avremmo discusso il suo futuro. Vedremo se saremo in grado di soddisfare le sue richieste ma spero che saremo in grado di trattenerlo. Tutta la sua vita, dalla famiglia alla fidanzata, è a Firenze. Con l’arrivo del nuovo allenatore (Iachini, ndr) ha ritrovato entusiasmo e amore per la squadra, quindi speriamo che il suo futuro sia con noi. Lo stesso discorso vale anche per tutti gli altri giovani talenti che abbiamo, come Castrovilli, Milenkovic, Dragowksi e Vlahovic. Nella prossima stagione arriverà anche Amrabat, che farà parte del super centrocampo che mi aspetto di vedere. Intorno a questi talenti vogliamo costruire le basi per il nostro futuro, e non farne delle merci di scambio. Ci riuscirò? Si vedrà, ma è il mio obiettivo”.
VOTO ALLA STAGIONE. “Quando sono arrivato ho detto che se avessimo fatto la stessa stagione di quella precedente, sarebbe stato un fallimento. Detto questo, è un anno di transizione quindi una posizione di metà classifica ci può stare. Le cose non sono andate come volevamo e c’è stata una serie di risultati negativi a novembre e a dicembre abbiamo fatto un cambio di allenatore. A gennaio abbiamo investito molto sul mercato e le cose sono migliorate. Oggi siamo al 13esimo posto, si vedrà quello che succederà. Ho chiesto tempo e la gente di Firenze me lo sta dando. Mi aspetto che l’anno prossimo sia il primo in cui la Fiorentina tornerà ad essere una delle prime 7 squadre della Serie A, così come le compete. E chissà che poi le cose non possano anche migliorare. Non ho promesso uno scudetto, ma certamente sarebbe bello vincere qualcosa”.



Di
Redazione LaViola.it