Nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, Giancarlo Antognoni parla anche del suo ruolo avuto in questi anni nella campagna acquisti: “Il primo anno qualcosa mi è stato chiesto. Poco, però. Poi, sempre meno. L’unico mio intervento sugli ultimi giocatori è stato suggerire l’acquisto di Quarta. Il mio amico Passarella mi aveva garantito sul valore del difensore argentino. Perché non hanno voluto sfruttare le mie competenze e le mie conoscenze? Non credo di essere il primo responsabile dei due anni disastrosi della gestione Commisso. Le scelte le hanno fatto Barone e Pradè. Io non ho avuto voce in capitolo. Praticamente mai”.
PRADE’ E BARONE. “Sono deluso in particolare da Pradè che ho accompagnato nel suo primo approccio con Commisso. Gli ho fatto da ambasciatore. Bella riconoscenza. Lui e Barone hanno operato nelle varie campagne acquisti. Io invece sempre fuori. Chiedete ai procuratori se mi hanno mai visto presente a un incontro di mercato. E, alla fine, mi hanno offerto il niente».
GIOCATORI E ALLENATORI. Forse Barone l’ha fatto fuori dalla prima squadra perché lei non piaceva ai giocatori. «Ho il cellulare pieno di messaggi. Ringrazio capitan Pezzella. Un grande giocatore e un grande uomo». C’è un altro calciatore viola che ha avuto per lei belle parole. «Vero. Dusan Vlahovic, un giovane formidabile che diventerà un campione. Bastano i messaggi di Pezzella e Vlahovic a far capire che il gruppo squadra mi apprezzava». Forse non ha lavorato bene con gli allenatori… «Chiedete a Iachini e a Prandelli. Lasciamo perdere. Anzi, voglio fare un grande in bocca al lupo a Italiano. E’ un tecnico che mi piace. Gli auguro di fare bene alla guida della Fiorentina».
FUTURO. Che campionato si aspetta dalla Fiorentina? «Questa è una piazza importante ma le problematiche di questi anni ci sono sempre. Chi comanda sono sempre le stesse persone. Il dato che mi conforta da tifoso della Fiorentina è che peggio di così non possono fare».

Di
Redazione LaViola.it