Altre parole del presidente della Regione Toscana sul Franchi e le ipotesi del nuovo stadio: “Non consentirò mai una concessione a uno sport per soffocarne un altro”
Queste altre parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, sul Corriere Fiorentino, sul tema stadio: «Ritengo che la posizione del soprintendente Pessina sia giusta quando rivendica l’intoccabilità di alcuni elementi: la tribuna a sbalzo, le scale elicoidali, la torre. Sulle curve, a mio parere, ci può essere una soluzione diversa».
Con i Mondiali del ’90 furono consentiti interventi importanti sul Franchi… «Furono fatti interventi che tutelarono i quattro elementi. Però fu violentato un quinto, la pista d’atletica, facendo uno sfregio a Nervi che era un grande amante di quello sport tanto che volle una pista di 500 metri e non di 400. Ma a quel vulnus ho rimediato io, dieci anni dopo, realizzando il Ridolfi per compensare la distruzione della pista di atletica. Ora sento che si vuole demolire il Ridolfi: definisco questa ipotesi assurda e inconcepibile. Va contro il vero valore dello sport: ma stiamo scherzando? Non consentirò mai una concessione a uno sport per soffocarne un altro. E poi non è fattibile dal punto di vista della concezione delle opere pubbliche: abbiamo speso come Comune di Firenze 15 milioni di euro per quello stadio e dopo 17 anni si vorrebbe tirarlo giù? Non dimentichiamoci che l’atletica è la regina degli sport».
Circa quindici anni fa lei presentò un progetto per la copertura del Franchi e anche in quel caso tutto finì con un nulla di fatto. «Era un intervento che costava 50 milioni di euro, era fattibile e c’era la disponibilità di massima anche della soprintendenza. La Fiorentina però aveva l’ambizione di fare qualcosa di più, pensava a uno stadio nuovo e presentò al Four Season insieme al Comune lo stadio di Fuksas. Era il 2008. Ma quella soluzione si fermò per le vicende giudiziarie che riguardarono Castello. È stata una grande occasione persa: Della Valle aveva voglia di investire. Poi ci fu l’idea della Mercafir e siamo al punto di partenza. Io penso che il percorso di questi anni dimostri che la soluzione di un vero restyling del Franchi sia quella giusta, l’unica possibile».
Di
Redazione LaViola.it