Il portoghese è solo l’ultimo di una lunga lista. Da Prandelli a Montella, da Jovetic-Ljajic a Montolivo…
Con l’esonero di Paulo Sousa dal Tianjin Quanjian si conferma la pessima luna che illumina gli ex allenatori della Fiorentina, o anche chi ha semplicemente indossato quella maglia. Una storia ricca di delusioni per quasi tutti, con poche eccezioni a confermare la regola: lontano da Firenze è tutto più difficile. Chi si aspettava l’ascesa del portoghese si è dovuto accontentare di vederlo nel campionato cinese, dove guarda caso non sono mancati nuovi contrasti con i dirigenti. Così scrive il Corriere Fiorentino.
TECNICI ‘SFORTUNATI’. Nessun allenatore dell’era Della Valle è riuscito ad andare a vincere altrove, visto che da Prandelli in poi per tutti le cose sono peggiorate. L’ex ct azzurro può consolarsi soltanto con l’Europeo del 2012, vista la spedizione fallimentare in Brasile del 2014 e i risultati deludenti con il Galatasaray e con il Valencia prima dell’esperimento negli Emirati con l’Al Nasr. Non è andata meglio a Montella, che dopo la bella esperienza fiorentina non è riuscito a lasciare il segno né con la Samp né con il Milan (dove però ha vinto una Supercoppa italiana) quanto all’estero con il Siviglia. Ancora peggio è andata a Mihajlovic e Delio Rossi.
GIOCATORI. Lasciare Firenze sembra preludere a una maledizione che anche per i calciatori ha fior di rappresentanti. In principio fu Montolivo ad andarsene per smanie di grandezza salvo ritrovarsi oggi ai margini del Milan, ma nemmeno alla premiata ditta Jovetic-Ljajic è andata meglio. E che dire di Kalinic cacciato dalla nazionale finalista del mondiale e oggi riserva all’Atletico Madrid? Più o meno come Borja Valero all’Inter. Certo, a qualcuno è andata bene, basti pensare a quanti gol segnò Toni al Bayern Monaco, o all’impatto che hanno avuto Alonso sul Chelsea o Vecino all’Inter.
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Redazione LaViola.it