Continuità della linea difensiva e risultati che si vedono: negli ultimi 349 minuti un solo gol subito (ininfluente)
Terracciano contro Verona e Milan ci aveva messo diverse pezze, mentre con il Sivasspor non si è praticamente sporcato i guanti. Salvato dalla traversa sul colpo di testa di Goutas, è vero, ma soprattutto protetto da una fase difensiva quasi perfetta. Del resto, quello è rimasto l’unico tiro nello specchio dei turchi. Che hanno provato nella ripresa ad infilarsi con più incisività, ma senza procurare grossi rischi. Merito soprattutto dei due centrali, Igor e Martinez Quarta.
CENTRALI OTTIMI. Anticipi puliti, duelli vinti, qualità nelle giocate. La sbavatura più evidente è stata quella del brasiliano quando ha perso un brutto pallone, ma Igor ha rimediato alla grande opponendosi nel finale al tiro di Charisis a botta sicura. Un intervento che è valso la porta inviolata e soprattutto l’1-0 finale. E poi Quarta. Dominante nelle sue giocate, in interdizione così come in uscita palla al piede. L’argentino è in forte crescita, l’ha sottolineato anche Italiano. Che infatti gli sta dando fiducia.
CONTINUITA’. Continuità di prestazioni, risultati… e di uomini. La Fiorentina negli ultimi 349 minuti, recuperi compresi, ha subito un solo gol: quello di Theo Hernandez nei secondi finali contro il Milan. Una rete ininfluente, quindi, che è valsa solo a ‘macchiare’, ma solo marginalmente, la grandissima prova contro i rossoneri. Poi porta inviolata con il Sivasspor e prima ancora a Verona, mentre per trovare un’altra rete incassata bisogna tornare al 34′ di Fiorentina-Braga (quella di Djalo). Filo conduttore di questo filotto è appunto la fiducia data al pacchetto arretrato: contro Verona, Milan e Sivasspor, infatti, hanno sempre giocato Quarta e Igor centrali, con Dodo sulla destra. Biraghi era partito fuori sul campo dell’Hellas (dove aveva iniziato Terzic), ma ha giocato poi le successive due gare (sostituito contro i rossoneri nel finale da Ranieri). Mentre tra i pali Italiano ha confermato sempre Terracciano, che gli dà garanzie e si è riscattato contro Verona e Milan dopo qualche critica.
IN CRESCITA. Insomma, anche ieri pareva giunto il momento di Milenkovic (che verosimilmente tornerà a Cremona domenica), ma Italiano ha scelto ancora di dare continuità ad una linea difensiva che evidentemente sta crescendo molto. Quaranta i gol complessivi subiti in 38 gare stagionali, 31 reti subite in 25 partite di campionato. Ma un solo gol incassato nelle ultime tre partite e mezzo, quattro nelle ultime sei sfide di cui solo uno influente (quello di Cambiaghi con l’Empoli). Il trend quindi è in crescendo. La ripartenza viola sta anche qui.
Di
Marco Pecorini