Connect with us

News

Amrabat: “Vorrei vincere qui. Farò il regista. Parlato con 5 club italiani, ma la Fiorentina mi dava le migliori sensazioni”

Acquistato a gennaio, il marocchino è diventato da poche settimane ufficialmente un nuovo giocatore viola. Oggi si è presentato in conferenza stampa

Sofyan Amrabat si è presentato ai microfoni della sala stampa del Franchi per rispondere alle domande dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni: “Primo impatto con la Fiorentina? Sono molto felice di essere qui, per me è un onore. Dalla prima volta che mi sono incontrato con la dirigenza viola ho subito avuto un ottima impressione. Sono un giocatore e una persona che prende le decisioni con il cuore. Sono rimasto subito contento della Fiorentina, ho avuto ottime sensazioni sul progetto che mi hanno presentato. Ho parlato in tutto con 5 club italiani, ma la Fiorentina è quella che mi ha dato le migliori sensazioni. La Fiorentina sulla carta non è il club più grande con cui ho parlato, ma mi piace molto il progetto e credo che potremo fare grandi cose insieme”.

SUL RUOLO. “Io regista? Prima di tutto, gioco dove il mister preferisce. Posso giocare in tutta la mediana, sia mezzala che regista, ma penso che in questo momento mi sto focalizzando come regista, cioè il numero 6 davanti alla difesa. Credo che sarà il ruolo che ricoprirò”.

SUI POCHI GOL. “Voglio imparare e migliorarmi sempre, quindi anche segnare di più, Ma non è la cosa più importante: per me non è fondamentale segnare ma far vincere la squadra. Se avete visto come giocavo a Verona, giocavo abbastanza basso, lontano dall’area, quindi è più difficile fare gol. Nella Fiorentina vedremo cosa deciderà di fare , se giocherò regista i gol non saranno la priorità, se giocherò mezzala avrò più occasioni per segnare. Ma per me la cosa più importante è vincere. Ovviamente, però, non vedo l’ora di segnare il primo gol davanti ai miei tifosi che spero tornino presto allo stadio”.

SU JURIC. Consigli sulla Fiorentina? Non mi ha dato veri e propri consigli su questa esperienza. Per come è andata l’anno scorso, per me rimane una figura molto importante. Quando gli ho parlato di Firenze mi ha detto ‘in bocca al lupo, perché la Fiorentina è una bella squadra'”.

GIOCATORE A CUI MI ISPIRO. “Non ho un vero e proprio idolo. Sono stato sempre tifoso di mio fratello, che è un calciatore professionista, secondo me potrebbe far bene alla Fiorentina (ride, ndr). Apprezzo tutti i grandi giocatori, come Messi, Zidane, Maradona… Sono un amante del bel calcio”.

NUMERO DI MAGLIA. “Ho scelto il 34. Perché è il numero che aveva Abdelhak Nouri, il giocatore dell’Ajax che ha avuto un infarto. E’ sopravvissuto ma non ne è uscito bene, se possibile vorrei portare questo numero per tutta la mia carriera”.

SUL VERONA. “Segreto dell’Hellas della passata stagione? Credo che il segreto sia stato semplice: lavora duro tutti i giorni. Juric è un allenatore che punta molto sulla condizione fisica dei propri atleti e in effetti avevamo raggiunto un livello di condizione atletica molto alto. E si vedeva molto bene anche in campo, quando gli avversari calavano e noi eravamo ancora freschi. Eravamo molto uniti. Non avevamo tantissimi grandi giocatori, ma si vedeva questo spirito di squadra, una delle cose più importanti. Se il campionato non si fosse fermato avremmo potuto giocare anche meglio, perché avremmo continuato a giocare una partita alla settimana. Il giocare ogni tre giorni ci ha danneggiato per la rosa corta”.

SULLA SQUALIFICA. “Chiedo scusa ai tifosi viola perché non ci sarò. Il rosso dell’anno scorso poteva essere giallo, però può succedere nel calcio e io non posso farci più niente dopo che l’arbitro ha deciso. Spero che i miei compagni vincano la prima partita col Torino. Prometto che dalla seconda partita sarò in campo e darò tutto me stesso per la squadra”.

“L’episodio dell’espulsione? Premetto che non credo sia buono prendere troppi rossi. Io ho una mentalità vincente, voglio sempre vincere. Non mi stava bene perdere 3-0 l’ultima partita col Verona, anche se non contava nulla. Questo perché voglio sempre dimostrare qualcosa giocando sempre al massimo”. 

SU COMMISSO. “Mi ha onorato dicendo che dopo avermi visto ha proprio voluto me. Di norma, dà mandato agli altri di cercare i giocatori mentre stavolta è stato lui direttamente a volermi. Questo mi riempie di orgoglio e mi dà ancora più voglia di dimostrare quel che posso fare in campo. Credo che possiamo fare molto meglio di quanto fatto l’anno scorso dalla Fiorentina”.

SU IACHINI. “L’ho salutato, mi ha detto che è molto felice che sia venuto qui. Gli ho detto che sarò lo stesso giocatore che ero a Verona, ovviamente con qualche dettaglio tattico differente. Sono felice che il mister mi abbia dato questa fiducia, è molto importante per un calciatore avere questa fiducia da parte di allenatore e società. Barone e Pradè hanno fatto un grandissimo lavoro: mi hanno spiegato subito i progetti di questa società convincendomi a venire qui”.

EUROPA LEAGUE POSSIBILE? “Nel calcio non devi guardare troppo avanti al futuro, perché devi mostrare cosa vali sul campo. Sono obiettivi sicuramente possibili. Tutti vogliono giocare la Champions League: l’ho giocata col Feyenoord e col Brugge ed è una delle emozioni più belle che un calciatore possa avere. Ma bisogna guardare alla prossima partita e ragionare partita dopo partita, cercando di vincerle tutte. Certo, vogliamo fare meglio della scorsa stagione. Ovviamente, per me sarebbe un sogno giocare in questo stadio l’Europa League, ancor meglio la Champions”.

OBIETTIVO PERSONALE. “Il mio sogno personale è la Champions League perché sarebbe il massimo. Però io ora non vedo altre cose che non siano la Fiorentina. Voglio vincere il più possibile qui, magari anche qualche trofeo. Mi impegno duramente per cercare di raggiungere il mio massimo livello, vedremo quali saranno i traguardi che raggiungerò”.

DIFFERENZE TRA JURIC E IACHINI. “Mi sono proprio goduto queste tre settimane perché tutti mi hanno accolto benissimo. Il mister è una brava persona, molto forte dal punto di vista tattico. Nel gruppo c’è tanta qualità, è un buon gruppo. Se costruiamo un gruppo unito possiamo fare grandi cose. Ogni allenatore ha il proprio stile, Juric forse è più vicino all’1 contro 1 a tutto campo che fa l’Atalanta. Credo sia buono imparare altri sistemi di gioco, come ho detto voglio imparare. Le prime tre settimane con Iachini e il suo staff sono state molto buone”.

COMPAGNO CHE MI HA IMPRESSIONATO. Ribery, ovviamente. E’ difficile fare nomi. Abbiamo tanti buoni giocatori con tanta qualità. Mi piace Agudelo, anche se non gioca molto (ed è vicino alla cessione, ndr)”.

FIORENTINA PUNTO DI ARRIVO O PUNTO DI PASSAGGIO. “Ora sono qui e sono molto felice. Voglio raggiungere il massimo. Cos’è questo massimo? Non lo so ancora. Nel calcio non si sa mai: magari la Fiorentina tra un paio d’anni diventa una squadra che lotta sempre per andare in Champions, o addirittura per lo Scudetto. Non è importante il nome o la grandezza del club, per me adesso l’importante è stare bene, lavorare. Di certo ho ambizioni e voglio vincere qualcosa, ma non voglio guardare troppo lontano al futuro”.

169 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

169 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

169
0
Lascia un commento!x