L’apertura di oggi della Gazzetta dello Sport è sul Marocco, con focus sul centrocampista viola. Può sognare di vincere il Mondiale
“Perchè il Marocco può sognare il Mondiale”. Così La Gazzetta dello Sport esalta la rivelazione magrebina. Dal gioco moderno, con i giocatori che militano nei campionati europei, alle individualità: chi è nelle grandi trasmette mentalità, ma non solo. Perché un perno centrale dall’interdizione spietata, dalla costruzione lucida e, soprattutto, dall’intensità e dalla continuità d’azione di Amrabat al Mondiale non si è visto, scrive la rosea.
BIG ELIMINATE. Amrabat è il giocatore che ha corso di più: 59,3 chilometri in 5 partite. E poi le catene esterne (Hakimi-Ziyech e Mazraoui-Boufal), i sostituti che entrano bene, la forza dell’identità araba e africana e un’euforia popolare che viene cavalcata. Il Marocco ha vinto il girone con Croazia e Belgio (eliminato), ha superato Spagna e Portogallo, ha preso solo un gol (un’autorete, con il Canada) in cinque partite. Ora la Francia, con il giocatore più decisivo al mondo (Mbappè). Ma se i transalpini non ritrovano umiltà potrà essere dura per loro. Infine i pecedenti delle ‘cenerentole’, dalla Grecia campione d’Europa al Leicester in Inghilterra. Imprese che il Marocco potrebbe ripetere.
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Redazione LaViola.it