Dal Liverpool al Barcellona, piace a tanti e si è preso la ribalta internazionale. Ma i viola non vogliono privarsene e lui è riconoscente a Commisso
E’ andato al Mondiale in un “modo”, tornerà in un altro. Sofyan Amrabat, chiaramente, protagonista con il Marocco in Qatar. Le sue prestazioni l’hanno catapultato alla ribalta planetaria nell’occasione più bella, più importante, più significativa e gratificante che un calciatore possa immaginare e cercare. Straordinariamente efficace, Amrabat ha saputo moltiplicare prima per due, poi per cinque e infine per dieci quanto fatto in maglia viola in questi primi tre mesi di stagione, sicuramente i suoi migliori da quando è a Firenze, ma nulla in confronto a ciò che gli ha dato indietro il Qatar. Ha iniziato su livelli di rendimento più che sufficienti e ha concluso su livelli altissimi, attirando su di sé lungo il percorso le attenzioni di milioni di appassionati e, soprattutto, quelle dei più prestigiosi e ricchi club d’Europa. Intanto, però, se lo stava godendo la Fiorentina, presente in Qatar prima con il direttore tecnico Burdisso e poi con il direttore generale Barone: una marcatura “stretta” che vuol dire tante cose, scrive il Corriere dello Sport – Stadio.
BIG IN AGGUATO. Perché ora si può dire senza tema di sentita: Amrabat è un centrocampista di statura mondiale. Liverpool (con Klopp “rapito”) e Barcellona, Atletico Madrid e Tottenham, tanto per fare quattro nomi non banali, e impazza sul suo conto il toto-mercato di chi lo vede lontano da Firenze già a gennaio. Dai social al fratello Nordin, eppure la verità è che la Fiorentina lo aspetta per proseguire un cammino iniziato due anni fa e impreziosito la scorsa estate con la scelta fatta a scapito di Torreira.
RILANCIO VIOLA. Le “insidie” rimangono e bussano alla porta del club, le tentazioni che continuano ad arrivargli da club e personaggi a cui non è semplice dire “no, grazie”, ancora di più, ma nelle poche dichiarazioni fatte proprio in Qatar, Amrabat ha sì manifestato il proprio orgoglio per le attenzioni di Livepool & company (e cosa avrebbe dovuto dire?), ma ha anche sottolineato «il rispetto per il mio club». Normale. Il rapporto con Commisso (che ha speso venti milioni per prenderlo a tutti i costi) è eccellente (idem quello con Italiano) e ha perfino la precedenza su un contratto in essere con scadenza 2025 e sul quale la Fiorentina ha intenzione di intervenire appena possibile per adeguarne cifra economica e durata. Insomma, ci vuole un’offerta “folle” per immaginare Sofyan Amrabat solo di passaggio da Firenze a gennaio. Forse.

Di
Redazione LaViola.it