Giocatori in prestito e in scadenza il 30 giugno, si lavora per trovare un accordo e non falsare il campionato. Ma tra poco si riparte
L’accordo-ponte è pronto da giorni, ma nessuno si sente ancora tranquillo. Il nodo dei contratti da prolungare sino al 31 agosto (in tutto sono 107 in serie A tra casi di prestiti e scadenze del vincolo) riguarda tutte le categorie e in ballo non c’è solo la regolarità dei campionati, ma anche esigenze economiche intrecciate. Tutti hanno fretta di sapere, scrive La Gazzetta dello Sport.
IN SCADENZA. In particolare l’Assocalciatori vuole mettere in chiaro che l’assenso ai contratti «con l’elastico» sia vincolato all’effettivo pagamento delle mensilità precedenti. L’intesa imbastita tra i vertici federali, le Leghe, l’Aic e l’Assoallenatori ha un peso politico molto importante, ma ogni tesserato ha il diritto di accettare o meno le soluzioni collettive. Ad esempio Ibrahimovic, Bonaventura, Callejon o Palacio non sono tenuti a legarsi ai loro attuali club anche dal 1 luglio sino a fine agosto. Ma è solo un’ipotesi-limite, considerato che l’accordo all’orizzonte prevede, per chi è in scadenza al 30 giugno, due mensilità in più alle condizioni del contratto in essere. Nella massima serie sono 42 i giocatori in questo status ed è evidente che le loro attuali società sono invogliate a confermarli, considerato che non ci possono essere variazioni nelle rose stilate dopo il mercato di gennaio. In parallelo va ricordato che non sono previsti trasferimenti neanche nei campionati stranieri.
ANSIA PRESTITI. Non è meno delicata, a dire il vero, la questione dei prestiti. Ad esempio la Juventus ha già acquisito Kulusevski, mentre il Napoli si è assicurato Petagna e la Fiorentina ha anticipato l’acquisizione di Amrabat. Tutti e tre continueranno a giocare rispettivamente con Parma, Spal e Verona, visto che non possono vestire la nuova maglia. Ma chi li paga? L’accordo all’orizzonte comporta una sorta di spartizione. Per questo finale di stagione il giocatore percepirà gli emolumenti pattuiti con il club per cui è ora tesserato: poi, per la stagione 20/21, la società proprietaria del suo cartellino comprimerà in 10 mensilità l’ingaggio annuo convenuto. Le questioni più scottanti riguardano le società che sono impelagate nella lotta per la salvezza. La vicenda di Lapadula è emblematica perché il Lecce divide a metà lo stipendio con il Genoa, e in una situazione simile tra i salentini ci sono anche Barak con l’Udinese, Babacar e Dell’Orco con il Sassuolo. Tuttavia il record alla voce prestiti tocca a due club, Verona e Spal (ben 13 a testa). A ruota il Genoa (12).
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Redazione LaViola.it