Le parole dell’ex difensore viola sulla prima Fiorentina di Vanoli: “Ha buone idee, non avrà una squadra assemblata bene”
Lorenzo Amoruso, ex difensore della Fiorentina, ha parlato così a Radio Bruno del momento viola e di Vanoli: “E’ un buon allenatore, giovane, con delle buone idee. Ha maturato esperienze facendo il secondo di Conte, ha tutto per far bene. Non so perché sia stato esonerato dal Torino, credo che alla fine la classifica vista la situazione fosse stata giusta. Quest’anno non avrà una squadra assemblata bene per il suo modo di giocare, si dovrà adattare e capire un po’ di cose. Ma spero che abbia già le idee chiare, non c’è tempo da perdere. Ma è un bel martello”.
LA PRIMA. “Molto probabilmente avrà sentito Pioli, sicuramente avrà sentito Galloppa e i dirigenti, avrà mandato qualcuno del suo staff in Germania. I due allenamenti prima di Genova servono a poco, bisogna cercare di diventare squadra. Loro vengono da una vittoria importantissima a Sassuolo, siamo l’unica squadra insieme al Verona a non aver ancora vinto in Serie A. L’errore più brutto ora è guardare la classifica, c’è solo da pedalare e stare zitti. I giocatori non hanno più scusanti. Domani è una partita fondamentale. Vorrei vedere la squadra aiutarsi”.
DA ZERO. “Difficile che possa cambiare domani. Metterà in campo i giocatori che secondo lui hanno qualcosa da dare, trovarsi bene da quello che lui vorrebbe dalla squadra. Giocatori che durino 110 minuti, non 87. La testa conta più del fisico in queste occasioni. Paolo è stato un difensore, era un esterno ma aveva un’attitudine importante. C’è bisogno di uomini che in campo vogliano farsi rispettare. Ora si riparte da zero”.
MERCATO. “Oltre Kean questa squadra non ha soluzioni. C’è Gudmundsson, ok, ma un esterno vero questa squadra non ce l’ha. So che è stato Pioli a volere questa tipologia di mercato, se ne riparlerà forse a gennaio. Qualche soluzione alternativa ci può essere, ma c’è bisogno di capire quanta voglia i giocatori abbiano di uscire dalla zona di comfort”.
A GENOVA. “Sarà una partita durissima, difficilissima. Marassi è sempre stato uno stadio complicato, loro arrivano con tantissimo entusiasmo per la vittoria e per il nuovo allenatore. Ma alla Fiorentina deve interessare il giusto, deve pensare a se stessa. Iniziare ad avere una propria anima, un proprio modo di interpretare le partite”.
Di
Redazione LaViola.it