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Amoruso: “Dodo? Se non accetta il rinnovo è da vendere subito. Serve una crescita di tutti”

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Le dichiarazioni dell’ex difensore della Fiorentina: “Non si riparte da zero come lo scorso anno, non ci saranno scuse”

Lorenzo Amoruso, ex difensore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare l’annata dei gigliati e la qualificazione europea: “La Fiorentina aveva uno 0,5% di possibilità per centrare la qualificazione. La Conference la conosciamo talmente tanto bene che è quasi diventata noiosa sentila dire. È pur sempre una qualificazione europea e da questa ne può dipendere il destino di alcuni giocatori e nuovi acquisti. È stata una stagione complicata per i continui alti e bassi. Tanti non sono contenti della Conference, avevi la possibilità netta di entrare a far parte delle altre coppe europee. È una “coppetina” in base alle squadre qualificate. La Fiorentina è la più accreditata per il passato e l’esperienza”. 

PROSSIMA STAGIONE.Mi aspetto una base già solida. Una crescita di tutti, anche della società. Non possono rimanere ruoli incompleti, non subordinati da dei sostituti. Non si può rivoluzionare tutto. Mi aspetto una crescita di Palladino. Anche ieri nel primo tempo sembrava non avessero voglia. Questa squadra forse si è ritrovata. Deve contare dell’esperienza fatta in negativo e cercare di migliorarlo”. 

MERCATO. “Ci sono tanti dubbi da sciogliere tra prestiti, Dodo, Kean e De Gea. Folorunsho e Colpani faccio fatica a credere possono venire riscattati. Non si riparte da zero come lo scorso anno, non ci saranno scuse. La base di molte cose dovresti già averla. Sarà da vedere l’evolversi del mercato. Anche il discorso di Kean è da chiudere entro il 15 luglio. Su Dodo non credo ci sarà molto da aspettare. Se non accetta il rinnovo è il momento di venderlo a due anni dalla scadenza”. 

MIGLIORI. “Aldilà dei gol pesanti, Mandragora ha fatto prestazioni eccelse. Dodo è stato l’esterno destro più forte del campionato. Bene Ranieri e Cataldi. Gudmundsson non è stato sfruttato per le sue potenzialità, va messo nelle condizioni di rendere al meglio”. 

KEAN. “Con le sue caratteristiche ti spacca gli equilibri. Tiene palla e rompe le linee della difesa avversaria. Non puoi però abituare la squadra a giocare sempre nella stessa maniera. C’è la giornata in cui non è in condizione. Palladino deve ragionare su altri modi di giocare”

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