Le parole dell’ex difensore, a segno nella doppia finale di Coppa Italia del 1996: “Firenze in piedi alle 3 e mezzo di notte per noi”
Dici Fiorentina-Atalanta di Coppa Italia e pensi alla finale 1995-’96: il ricordo va per forza al trofeo vinto dalla squadra viola (la quinta allora) e a Firenze pazza di gioia dopo il 2-0 a Bergamo che bissava l’1-0 del “Franchi”. «Solo quando siamo entrati nel nostro stadio ci siamo resi conto di quello che avevamo fatto», racconta Lorenzo Amoruso al Corriere dello Sport – Stadio. L’ex difensore segnò il gol dell’1-0 in casa dei nerazzurri. Il gol della sicurezza. «All’andata – aggiunge – l’Atalanta ci aveva messo in difficoltà e sapevamo che il successo di misura, grazie al gol di Batistuta, non ci avrebbe risparmiato un ritorno complicato. Ma Ranieri preparò bene la partita e noi eravamo un gruppo unito che sapeva sopperire anche a qualche difficoltà contingente: io, ad esempio, a Bergamo giocai terzino sinistro dopo che Serena a metà stagione si era fatto male al ginocchio. Il mio gol, quando all’epoca valeva la regola del gol “doppio” segnato in trasferta, ci dette convinzione e stabilità, così poi Bati mise il sigillo per il 2-0 finale. Fummo davvero bravi e portammo la Coppa Italia a Firenze: sapevamo di essere entrati nella storia viola, quel trofeo era atteso da tanti anni».
CHE NOTTE. Quello che non sapevano, Amoruso e compagni, era ciò che li attendeva a Firenze: quarantamila persone al “Franchi”. «Siamo tornati in aereo, dopo essere stati chiusi a lungo nel nostro pullman a Bergamo per problemi di ordine pubblico, e quando siamo atterrati a Pisa abbiamo cominciato a sapere che c’era tanta gente ad aspettarci allo stadio. Ma niente d’immaginabile rispetto alla realtà. Abbiamo capito veramente solo a mano a mano che ci avvicinavamo: c’era Firenze in piedi alle 3 e mezza di notte per noi. E vedere la felicità e le lacrime di giovani e anziani è stata un’emozione che nessuno mai ci porterà via. Io ho vinto ancora in carriera, Batistuta e Rui Costa non ne parliamo, ma ogni volta ci ripetiamo sempre che quello è stato un momento indelebile per il tributo incredibile del popolo viola».
LA SEMIFINALE DI DOMANI. «L’Atalanta vista a Napoli è in forma stratosferica, mentre la Fiorentina ha evidenziato ancora qualche problema concedendo contropiede e palle lunghe al Milan, il terreno preferito dei rossoneri: contro la squadra di Gasperini, che verrà a Firenze per aggredire e mettere sotto pressione dal primo minuto, serve più compattezza. Ma Italiano e i suoi calciatori sono convinto abbiano una voglia incredibile di riprovarci dopo le due finali perse l’anno scorso, sapendo che o giochi nel Manchester City o nel Real Madrid, oppure due occasioni di fila nella Fiorentina con tutto il rispetto chissà quando ricapiteranno. Sapendo soprattutto di avere la possibilità di entrare anche loro nella storia di questo club».
Di
Redazione LaViola.it