L’ex viola: “Bianco ha fatto bene da play e non aveva mai giocato lì, ma non bisogna farsi prendere da entusiasmi dopo i ritiri”
Daniele Amerini, ex calciatore della Fiorentina e agente, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Bianco? È arrivato a Firenze da seconda linea e anche scartato da altre squadre importanti come Juventus e Torino. Bigica ne parla bene da anni: mi diceva che era forte, anche se gli mancava un po’ di fisico. Ha acquisito personalità. Fino ad oggi non è mai stato un play: è un giocatore dinamico, gli piace buttarsi spesso in area di rigore. Essendo intelligente a Moena ha fatto anche il playmaker e anche bene, ma non bisogna farsi prendere da entusiasmi: i ritiri lasciano il tempo che trovano. Però è stato molto bravo a farsi trovare pronto”.
“Possibilità di restare alla Fiorentina? Ogni caso è a sé, non c’è una regola. Ad esempio, io ero uno di quelli che avrei consigliato di mandare Vlahovic a giocare, però quantomeno Dusan aveva già alcune esperienze in Prima Squadra. Per come la vedo io, i giovani bisogna mandarli a giocare. Però bisogna mandarlo nella squadra giusta, dove possano trovare tanto spazio. Un campionato da titolare, specialmente in Serie B, può aiutare a far crescere tantissimo”.
SU AMRABAT. “Bisogna vedere cosa chiede Italiano alle mezzali e al regista. La pressione alta come mezzala Amrabat può darla, ma è un giocatore che porta poco palla e ha delle carenze nell’inserimento in area di rigore”.
SU MALEH. “È un giocatore bravo, con tanta esperienza in più rispetto a Bianco (e anche 4 anni in più). Può rimanere in rosa e ritagliarsi il suo spazio, anche se non sarà facile scalzare giocatori come Castrovilli e Bonaventura. Per me è giusto che si misuri a un livello superiore”.
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Redazione LaViola.it